12 ottobre 2011. - Battaglia nella tazza del caffè o, più precisamente, in un bicchiere di polistirolo. Lo affermano Café Punta del Cielo, Cielito Querido Café, Starbucks e La Finca Santa Veracruz, i quattro principali concorrenti nel mercato delle caffetterie in Messico.

Fra tutti e quattro raggiungono ben 642 punti vendita. La firma della sirena ne possiede il 49,53 per cento; Café Punta del Cielo 25,39, La Finca Santa Veracruz 22,28 e —con solo il 2,8 per cento— Cielito Querido Café insegue i concorrenti.

Tutti e quattro vogliono approfittare del boom del caffè: se nel 2002 i messicani bevevano 700 grammi della bevanda stimolante in un anno, oggi la cifra è pari a 1,4 kg —crescita senza dubbio provocata dalla presenza nel Paese di queste catene— con un trend di consumo che avanza ad una velocità del 15 cento all'anno.

La lotta per il mercato è agguerrita, e principali partecipanti sostengono che la commercializzazione è cambiata radicalmente all'inizio del nuovo millennio.

La catena con più storia alle spalle è La Finca Santa Veracruz. Ha iniziato l'attività nel 1999 e oggi dispone di 143 negozi. Jose Luis Navarro, direttore della società, assicura che la soluzione migliore è vendere il miglior caffè ai clienti meno presuntuosi.

La firma della sirena, da nove anni presente in Messico, gestisce 318 punti vendita e crede che ci sia spazio per almeno altri 500 negozi.

Secondo Pablo Gonzalez, direttore di Café Punta del Cielo, l'obiettivo è conquistare i veri amanti del caffè. Dal 2004 in qua ha potuto aprire 163 negozi e sta cercando di introdurre un nuovo concetto: Il bar di caffeina, dove la specialità sarà l'espresso, dato che —dice— è giunto il momento di sofisticare i palati messicani.

Basata su un concetto che sfrutta i colori, Cielito Querido Café attacca le grandi catene, ed è audace fino al punto di aver aperto una caffetteria ai piedi degli uffici corporativi del marchio della sirena. I dirigenti di Starbucks dicono che "la concorrenza è sana e benvenuta", e molti di loro hanno già assaggiato i prodotti della piccola catena che vende tazze di peltro e "café de olla".

Federico Tejado, direttore di Starbucks, ritiene che il successo dell'azienda che dirige in Messico è dovuto alla creazione di un "terzo spazio", dato che non esisteva prima un posto dove si potesse prendere un caffè, andare online ed incontrare gli amici.

"Chiuderemo l'anno con 340 Starbucks", dice, "e la meta per i prossimi cinque anni è l'apertura di altri 225 punti vendita".

 

(excelsior / puntodincontro)

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12 de octubre de 2011. - La batalla está en la taza de café, o para ser más precisos, en un vaso de poliestireno, coinciden Café Punta del Cielo, Cielito Querido Café, Starbucks y La Finca Santa Veracruz, las cuatro coffee shops que compiten por el mayor sorbo del mercado.

Entre ellas suman 642 cafeterías o puntos de venta. La firma de la Sirena tiene 49.53 por ciento de ésa gran taza; Café Punta del Cielo, 25.39; La Finca Santa Veracruz, 22.28, y con apenas 2.8 por ciento, Cielito Querido Café va tras sus competidoras.

Las cuatro quieren aprovechar el boom del café, pues si en 2002 los mexicanos bebíamos 700 gramos del estimulante al año, hoy la cifra asciende a 1.4 kilogramos, crecimiento que impulsaron estas cadenas, y con una tendencia de consumo que avanza a una tasa de 15 por ciento anual.

La competencia es feroz, y los principales competidores afirman que la forma de comercializar el café dio un “giro” a principios de la década.

La cadena con más tradición es La Finca Santa Veracruz. Inició operaciones en 1999 y hoy tiene 143 tiendas. José Luis Navarro, director de la firma, asegura que su apuesta es vender el mejor café para clientes no presuntuosos.

Por su parte, la firma de la sirena tiene nueve años en nuestro país, opera 318 unidades y afirma que hay espacio para 500 más.

Sin embargo, Para Pablo González, director de Café Punta del Cielo, la meta es conquistar a los verdaderos amantes del café, pues de 2004 a la fecha ya tiene 163 tiendas, y busca posicionar un nuevo concepto: Cafeína Bar, donde la especialidad serán los expresos, pues, afirma, es momento e especializar los paladares mexicanos.

Con un concepto colorido, Cielito Querido Café arremete contra las principales cadenas, y ha sido tan osada que tiene una sucursal a los pies de las oficinas corporativas de la marca de la sirena. Los ejecutivos de ésta dicen que la “competencia es saludable y bienvenida”, y varios ya probaron los productos de la pequeña cadena que vende tazas de peltre y café de olla.

Federico Tejado, director de Starbucks, considera que el éxito de la firma en México se debe a que creó un “tercer espacio”, pues no existía un lugar para tomar café, conectarse a internet y reunirse con los amigos.

“Este año vamos a cerrar con 340 Starbucks”, afirma, al tiempo que advierte que para los próximos cinco años el plan es inaugurar 225 tiendas más.

 

(excelsior / puntodincontro)