16 marzo 2011. - Dato il drammatico scenario che sta emergendo in Giappone, tutti si fanno una domanda: quali sarebbero gli effetti dei vapori radioattivi nel mondo? Mentre l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) ha detto che il vento stava allontanando verso il mare la minaccia di radioattività, senza provocare "conseguenze" per altri paesi, una grafica mostra il tempo che impiegherebbe la radioattività per percorrere la distanza che separa il Giappone dagli Usa e dal Messico in condizioni meteo normali.

Secondo Haydn Barros —direttore del Laboratorio di Fisica Nucleare dell'Università Simon Bolivar in Venezuela— la fuga radioattiva che si è verificata in Giappone dopo diverse esplosioni rimarrà nell'atmosfera e si sposterà verso est, il che significa che raggiungerà le coste degli Stati Uniti fra una settimana.

"La fuga radioattiva emessa al momento dell'esplosione si diffonde nell'atmosfera. Fra alcuni giorni e settimane vedremo i rapporti dagli Stati Uniti che indicheranno se gli effetti saranno presenti sulle coste americane. La radiazione verrà misurata ed avremo dati migliori sulla situazione, dato che i venti si dirigono verso est", ha detto Barros.

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16 marzo 2011. - Ante el dramático escenario que se perfila en Japón, el mundo se formula una pregunta: ¿Cómo afectarían al planeta los efectos de los vapores radiactivos?

Si bien la Organización Meteorológica Mundial (OMM) indicó que los vientos estaban alejando hacia el mar la amenaza de radiactividad, sin que ello tuviera "implicaciones" para otros países, una infografía muestra el tiempo que demoraría en viajar la radiactividad en condiciones climáticas normales.

De acuerdo con el director del laboratorio de física nuclear de la Universidad Simón Bolívar de Venezuela, Haydn Barros, en diálogo con Radio Cadena Nacional desde Caracas, explicó que la fuga radioactiva que se generó en Japón después de varias explosiones se quedará en la atmósfera y se desplazará hacia el Este, es decir que llegará hasta las costas de Estados Unidos en una semana.

"La fuga radioactiva sale al momento de la explosión y se esparce en la atmósfera. En unos días y en unas semanas veremos los reportes de Estados Unidos, si ha llegado o no la onda radioactiva a las costas norteamericanas. De hecho van a llegar y lo medirán; en ese momento tendremos una mejor magnitud del evento, por que los vientos van para allá", señaló Barros.

 

(excelsior / puntodincontro)