26 gennaio 2011. - Il presidente Felipe Calderón ha dichiarato che il Messico è sempre stato e rimarrà una dimora per chi cerca rifugio.

Durante la promulgazione della Legge sui Rifugiati e Protezione Complementare nella residenza ufficiale a Los Pinos, il Presidente ha ricordato che il Messico ha appoggiato le immigrazioni provocate dalla guerra civile spagnola, la seconda guerra mondiale e le dittature latinoamericane.

"Con la legge sui rifugiati continuiamo una tradizione del nostro Paese: ricevere e dare rifugio ai perseguitati in altri paesi", ha affermato Calderón.

Il Presidente ha poi aggiunto che, dal 2009, tutti coloro che si trovano in territorio messicano come rifugiati possono iscriversi al Seguro Popular (il sistema di protezione sanitaria introdotto dal suo governo nel 2006), aggiungendo che con questa nuova la legge il Messico fa un passo in avanti negli schemi che contribuiscono alla loro protezione.

"L'iniziativa di legge sui rifugiati è stata sviluppata sulla base dei modelli proposti dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite".

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El presidente Felipe Calderón señaló que México ha sido y seguirá siendo un hogar para quienes buscan refugio.

Durante la Promulgación de la Ley sobre Refugiados y Protección Complementaria en la Escalinata Miguel Alemán de la residencia oficial de Los Pinos, el presidente señaló que México ha sido un hogar para migraciones en la Guerra Civil Española, la Segunda Guerra Mundial y quienes padecieron dictaduras en América Latina.

“Con la Ley sobre Refugiados honramos una tradición de nuestro país, recibir y dar cobijo a quien es perseguido en otras naciones”, señaló.

El presidente Felipe Calderón recordó que desde el 2009, todos quienes se encuentran en territorio nacional en calidad de refugiados pueden afiliarse al Seguro Popular, y agregó que con la Ley sobre Refugiados, México da un paso adelante al incluir al género dentro de sus causales.

“La Iniciativa de Ley sobre Refugiados fue elaborada tomando en cuenta la legislación modelo del Alto Comisionado de la ONU”.

 

(milenio / puntodincontro)