Xcaret, nello Stato di Quintana Roo, Messico.
 

26 ottobre 2011. - Può sembrare strano che a sventolare la bandiera della salvaguardia naturale siano due attrazioni turistiche quali Xel-Há e Xcaret che, diciamolo subito, sono parchi tematici (a pagamento) oltre che riserve naturali. Contenitori, cioè, di spettacolo cuciti addosso al genius loci locale, ingranaggi perfettamente collaudati di intrattenimento per grandi e piccoli, dove a farti gli onori di casa sono uomini “travestiti” da Maya, gli stessi che poi intrattengono le platee nell’anfiteatro dove va in scena lo spettacolo del gioco a palla (quello dei Maya, per intenderci, un complesso rituale di spostamento della palla con le anche), e che vendono souvenir lungo i negozietti adagiati in vari punti entro i confini di questi mondi reali e irreali al tempo stesso.

I mondi di Xel-Há e Xcaret, però, sono sani. La natura di cui si avvalgono per coronare un sogno a prima vista fittizio, è drammaticamente bella, selvaggia, incontaminata. Sono le acque più limpide, trasparenti, intense che possiate desiderare per una vacanza balneare stile caraibico. Hanno il fascino della laguna e uniscono sapientemente l’utile al dilettevole. Rigide norme di comportamento sono a carico dei visitatori, come è giusto che sia (in primis, il sequestro all’ingresso di qualsiasi crema solare, shampoo o bagnoschiuma).

 

Xel-Há. Quintana Roo, Messico.
 

Xel-Há viene definito come uno dei più grandi acquari naturali del mondo e il suo destino se lo porta nel nome che vuol dire “luogo dove nasce l’acqua”. Sono acque diverse, per l’esattezza, quelle che ivi si mescolano: l’ecosistema peculiare di Xel-Há è restituito dall’intersecarsi di acqua marina, correnti fresche di sorgenti e fiumi sotterranei, con il risultato che a popolare il fondo di tanta acqua sono migliaia e migliaia di pesci tropicali.Sempre sul tema dell’acqua scorre anche la vocazione di Xcaret che è possibile definire un parco marino a tutti gli effetti con museo avi-faunistico annesso.

Nato dall’intuizione di un facoltoso architetto, Miguel Quintana Pali, il “contenitore” Xcaret è racchiuso attorno ad alcune attrazioni naturalistiche tipiche del sud-est messicano, i cenotes, ovvero fiumi sotterranei che è possibile scrutare muniti di attrezzatura da snorkeling lasciandosi portare dalla corrente. Ci sono poi le spiagge lambite da palme e da una vegetazione foltissima ed è qui che, lasciata da parte ogni velleità sportiva, ci si può davvero rilassare scegliendosi il proprio angolo di giungla più riservato e solitario. Nel silenzio che è possibile raggiungere accarezzati dal turchese di acque mai troppo fredde da scoraggiare l’immersione, ci si sente davvero coccolati da un lusso che, forse, non si era immaginato pagando il biglietto d’ingresso.

Come arrivare: i parchi si trovano in prossimità di Playa del Carmen. Per arrivarci basta muoversi lungo la superstrada 307 in direzione sud. Informazioni utili: www.xcaret.com, www.xelha.com.

 

(cecilia martino / lastampa.it/ puntodincontro)

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26 de octubre de 2011. - Puede parecer extraño que dos de los principales promotores de la protección ambiental sean centros turísticos como Xel-Há y Xcaret, que —aclarémoslo de una vez— son parques temáticos (de paga), así como reservas naturales. Es decir, se trata de contenedores de espectáculos a cargo del genius loci local: engranajes perfectamente ensayados de entretenimiento para toda la familia, donde la recepción de los turistas está a cargo de hombres "disfrazados" como Mayas, los mismos que entretienen al público en el anfiteatro donde se organiza una recreación del juego de la pelota (un complejo ritual maya basado en movimientos de la pelota provocados por las caderas de los participantes) y que se encargan de las tiendas de recuerdos situadas en varios puntos dentro de los límites de este mundo real e irreal a la vez.

Los mundos de Xel-Há y Xcaret, sin embargo, están sanos. La naturaleza que utilizan para coronar un sueño aparentemente ficticio es dramáticamente hermosa, indómita y pura. Son las aguas más claras, transparentes e intensas que puedan desearse para pasar unas vacaciones al estilo "playa del Caribe". Combinan el encanto de la laguna y pueden unir con sabiduría lo útil con lo placentero. Las estrictas normas de conducta son responsabilidad de los visitantes, como debe ser (en el primer lugar, son retirados a la llegada cualquier tipo de crema, champú o burbujas para baño y regadera).

Xel-Há se define como uno de los más grande acuarios naturales del mundo y su destino está implícito en su nombre que significa "lugar donde nace el agua". Son aguas diferentes, para ser exactos, aquellas que ahí se mezclan: el ecosistema único de Xel-Há tiene su origen en la intersección de agua de mar, y corrientes frescas de ríos subterráneos, con el resultado de que el lugar se encuentra poblado por miles y miles de peces tropicales. El tema acuático es también el principal atractivo de Xcaret que puede ser definido como un verdadero parque marino con un museo de aves y animales adjunto.

Nacido de la inspiración de un rico arquitecto, Miguel Quintana Pali, el "contenedor" Xcaret se encuentra encerrado alrededor de algunos atractivos naturales típicos del sureste mexicano, los cenotes, o sea ríos subterráneos que pueden ser explorados con equipos básicos de buceo dejándose llevar por la corriente.

 

(cecilia martino / lastampa.it / puntodincontro)