27 marzo 2012 - La città belga di Hasselt ha debuttato nel 1997. Poi sono arrivate Seattle, Portland, Calgary, Sydney, Melbourne. L’ultima in ordine di tempo è Tallinn. Che partirà dal 2013. Nei giorni scorsi i 400 mila abitanti della piccola capitale estone sul Mar Baltico hanno infatti detto «sì» al referendum popolare sulla libera circolazione dei mezzi pubblici. La prima «svolta ecologia» con autobus gratis nelle città è però iniziata a Bologna, 39 anni fa.

LA PRIMA IN EUROPA - Viaggiare gratuitamente su tutta la rete del trasporto pubblico locale? Dall’anno prossimo questa utopia diventerà realtà a Tallinn. Non si pagherà più per salire su bus, filobus e tram nella cittadina famosa per il suo centro medievale più antico e grande del Nord Europa, diventata non a caso patrimonio Unesco. Tallinn sarà inoltre la prima capitale dell’Unione europea ad offrire questo servizio. L’indagine tra la popolazione si è svolta nel corso dell’ultima settimana. E il risultato comunicato domenica sera è molto chiaro: il 75% dei cittadini hanno detto «sì» e solo il 25 per cento hanno espresso parere negativo. L'abolizione definitiva delle spese di trasporto necessita ancora del via libera dell'amministrazione comunale. Ma dovrebbe trattarsi solo di un passo formale visto che i consiglieri avevano già in precedenza annunciato di voler rispettare l’esito del voto. L'affluenza alle urne è stata di circa il 20 per cento che, comparata alle precedenti consultazioni cittadine, viene ritenuta molto alta.

PIANO DA 20 MILIONI - Soddisfatto il primo cittadino, Edgar Savisaar: «Il voto dimostra chiaramente che gli abitanti di Tallinn sono disposti a pensare in modo diverso». «Tallinn è una città innovativa. È la prima capitale a compiere un passo così importante», ha spiegato il sindaco in tv. I viaggi gratuiti dovrebbero innanzitutto contribuire a decongestionare il traffico nella capitale del più piccolo dei tre stati Baltici, un imbottigliamento sull’area urbana diventato assai problematico per i pendolari nelle ore di punta. A beneficiare della novità saranno anche le famiglie a basso reddito. Non sono ancora del tutto chiari i provvedimenti che la città dovrà adottare per finanziare il piano da 20 milioni di euro; l’amministrazione ha parlato solo di una «riorganizzazione del bilancio e della rete di operatori del trasporto pubblico cittadino».

L'ESPERIENZA BOLOGNESE - La storia ci dice però che il futuro della mobilità sostenibile è partito da Bologna, in quella Bologna da «cartolina», del «com’eravamo», del 1973. Qualcuno ricorderà l’autobus gratis ai tempi del sindaco Zangheri. Con il noto manifesto ecologista «Bologna non deve soffocare», la sua giunta adottò infatti una serie di provvedimenti fra i quali la gratuità del trasporto pubblico limitata a fasce orarie prestabilite. Il provvedimento entrò in vigore il 2 aprile. Tuttavia, l’Atc chiudeva i bilanci in rosso e la sperimentazione, dopo tre anni, cessò. Ancora oggi molti bolognesi rimpiangono quella idea «rivoluzionaria», al giorno d'oggi quasi inimmaginabile.

LE ALTRE - Molti anni dopo l'esperimento del capoluogo emiliano ci fu Hasselt, in Belgio. Nel 1997 l’allora sindaco, Steve Stevaert, aveva riconosciuto quanto gli ingorghi fossero un danno per la salute fisica e psichica dei pendolari ed aveva introdotto la libera circolazione di tram e bus per i 75 mila abitanti del capoluogo della provincia fiamminga del Limburgo, in Belgio. L'iniziativa è stata un vero successo, fanno sapere ora dal comune. «È aumentata la qualità dell’aria e diminuito il rumore. Oltre a ciò, «è aumentato il numero delle linee urbane ed è accresciuto in maniera sostanziale anche quello dei passeggeri». I costi vengono sostenuti da città e Provincia. Urbanisti e amministrazioni di diverse metropoli nel mondo sono nel frattempo persuase dal «modello belga»: autobus e treni circolano gratuitamente a Seattle e Portland, negli Usa. Ma anche nella metropoli canadese di Calgary e in quelle australiane di Sydney e Melbourne. Tuttavia, l’offerta in queste città non è a costo zero sull’intera linea. Gratuito è invece il viaggio su tutti gli autobus per i residenti della cittadina spagnola di Torrevieja, così come per gli abitanti di Aubagne (Francia), o di Sheffield (Gran Bretagna). A Kiruna, la città più settentrionale della Svezia, il progetto pilota durerà fino alla fine del 2012.

I PRIMI ESPERIMENTI - Negli Usa, i più critici sostengono che il trasporto pubblico gratuito sia conveniente (e porti veri benefici) solo per le città più piccole. Negli anni ‘70 erano partiti i primi esperimenti in alcune metropoli americane, evidenziando però diverse problematiche: gli amministratori non sono infatti riusciti nell’intento di invogliare gli automobilisti a scegliere i mezzi di trasporto pubblici e decongestionare così i centri abitati. Inoltre, sono accresciuti notevolmente i casi di vandalismo di gruppi di giovani violenti con costi non trascurabili per le casse pubbliche. I passeggeri avevano inoltre lamentato il numero crescente dei senzatetto su autobus e treni.

 

(corriere.it / puntodincontro)

 

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27 de marzo de 2012 - La ciudad belga de Hasselt fue la primera en 1997. Luego fue el turno de Seattle, Portland, Calgary, Sydney y Melbourne. La última en orden de tiempo es Tallin. Que iniciará a partir del 2013. Hace algunos días, los 400 mil habitantes de la pequeña capital de Estonia en el Mar Báltico votaron "sí", en su mayoría, al referéndum sobre la libre circulación del transporte público. La primera "revolución ecológica", con un autobús urbano gratuito, sin embargo, se inició en Bolonia, hace 39 años.

¿Viajar gratis en toda la red de transporte público local? Desde el próximo año esta utopía se hará realidad en Tallin. Ya no se tendrá que pagar para subirse a autobuses, trolebuses y tranvías en la ciudad que se volvió famosa por contar con el centro medieval más grande y antiguo del norte de Europa, y que —no sorprendentemente— se convirtió en Patrimonio de la Humanidad de la Unesco. Tallin es también la primera capital de la Unión Europea en ofrecer este servicio. La encuesta fue realizada entre la población durante esta última semana. Y el resultado, difundido el domingo por la noche, es muy claro: el 75% de los habitantes dijeron que "sí" y sólo un 25 por ciento expresó una opinión desfavorable. La abolición definitiva de las tarifas del transporte todavía necesita la luz verde de la administración municipal. Sin embargo, sólo debería tratarse de una formalidad, dado que los concejales habían anunciado previamente que respetarían el resultado de la votación. La participación en el referéndum fue de aproximadamente el 20 por ciento que, en comparación con las anteriores consultas ciudadanas, se considera muy alta.

 

(corriere.it / puntodincontro)