Mondiali di pallacanestro:
Grecia e Spagna in finale

 Nella semifinale mondiale i campioni d'Europa giocano una partita perfetta e costringono alla resa gli assi Nba (101-95). La Spagna seconda finalista (75-74 sull'Argentina).

SAITAMA (Giappone), 1 settembre 2006 - Gli Stati Uniti erano venuti in Giappone per riprendersi il Mondo, ma devono ripassare un’altra volta. La Grecia, campione d’Europa, vince 101-95 una partita a lungo dominata e tenuta in pugno con tremenda abilità e carattere sulla rimonta finale degli americani. I greci volano in finale (dove troveranno la Spagna, vincitrice 75-74 sull'Argentina): non solo infliggono una lezione di come si giochi di squadra, ma dimostrano una superiorità individuale evidente, con il settore guardie migliore del nostro continente (Spanoulis 22, Papaloukas 8 ma con 12 rimbalzi, Diamantidis 12) e un sorprendente Schortsanitis, Baby Shaq, autore di 14 punti con 6/7 nel cuore dell’area americana, dove i greci producono inaspettatamente l’esatta metà dei punti.

Gli Stati Uniti partono subito forte in difesa, l’attacco greco si perde nel tentativo di tenere il ritmo basso e la necessità di Yannakis di non utilizzare subito le tre guardie assieme, e la sfida sembra segnata (33-21 per gli Usa al 13’). Anthony e Howard sono i migliori e quando le rotazioni impongono il loro passaggio in panchina, Papaloukas guida il 9-0 che riapre la gara e l’impatto di Schortsanitis (8 punti in fila) porta la Grecia in testa (39-38 al 18’17"). E’ un fiume in piena, i campioni d’Europa concludono il tempo perfezionando il parziale 22-5 che li porta in controllo della gara, allungano con le magìe di Diamantidis, approffittando dello sbandamento difensivo americano che lascia dei comodi tiri da tre.

Tsatsaris porta la Grecia dove pochi alla vigilia pensavano potesse arrivare (65-51 al 24’) e Yannakis, a quel punto, è bravissimo a cambiare logica all’attacco inserendo Dikoukis, che segna 8 punti in fila in pick and roll mentre Anthony comincia a segnare da tre. Sale anche Wade, e comincia una sfida che la Grecia controlla anche con uno strepitoso Kakiouzis (15 punti) fino a 3’ dalla fine, quando James (17 ma con 4 perse) e un trepunti di Hinrich chiudono il gap (91-86). E’ l’ennesima grande giocata di Spanoulis, una tripla a 2’ dalla sirena, a tenere la distanza (94-86) ma Wade (19 punti totali, 16 nel secondo tempo) e Lebron ormai giocano da soli.

Gli Usa arrivano ancora più vicino (95-91 a -36" con Hinrich, 12 ma disastroso in difesa) ma Anthony, alla fine 27 punti, sul 97-93, spara dalla rimessa un tiraccio da 3 con 28" ancora da giocare e, sui successivi falli sistematici, Fotsis e Kakiouzis segnano i liberi del trionfo. Coach Krzyzewski, come già Larry Brown ad Atene, spende parole fantastiche per l’allenatore e i giocatori greci ma li indica per numero, non sa nemmeno i nomi di chi ha inflitto una lezione di tecnica, carattere e tattica a LeBron, Carmelo, Wade e le altre presunte stelle Nba. Il rispetto parte dalla conoscenza degli avversari. Ignorando chi da anni, ormai, li batte, gli americani perderanno sempre. Meritatamente.