Quagliarella fa il fenomeno
L'Italia torna a convincere

Dopo la deludente gara con le Far Oer gli azzurri ritrovano i gol e il gioco. secondo posto nel girone in attesa della sfida alla Francia.

KAUNAS (Lituania), 6 giugno 2007 - Fabio Quagliarella chiede spazio a Inzaghi: "Pippo questa sera tocca a me". Il rossonero, dopo le glorie di Torshavn, si fa da parte e incorona l'attaccante della Samp, straordinario protagonista a Kaunas con una doppietta da favola. L'Italia si sbarazza così della Lituania cogliendo tre punti di fondamentale importanza lungo il cammino che porta alla fase finale degli Europei del 2008 e mantenendo il secondo posto nel girone.

VARIANTE ODDO - Tutto come previsto: c'è il 4-1-4-1 di Donadoni, ma con la variante Oddo alla destra della difesa e lo slittamento di Zambrotta a sinistra. C'è Pirlo alle spalle del centrocampo a quattro con Quagliarella, Perrotta, De Rossi e Di Natale. C'è Pippo Inzaghi unica punta. Ma c'è anche la Lituania, squadra dal modulo molto elastico che si adatta all'avversario: 4-5-1 in fase difensiva, 4-3-3 in quella offensiva. Gioco elementare ma efficace, cocktail di forza e velocità, con piccoli sorsi di tecnica. Ci sono anche Stankevicius, cursore potente ed efficace, sulla fascia di Zambrotta, e Danilevicius, punto di riferimento in attacco. Sono questi i mezzi con cui la Lituania cerca di spaventare l'Italia. Ma a parte una deviazione al 7' di Perrotta che sfiora l'autorete e un colpo di testa di Kalonas al 9', il pressing si esaurisce in un prevedibile scambio di colpi. Prese le misure, infatti, la Nazionale prende il mano il gioco, diretto con impeccabile puntualità da Pirlo: maestro quando si tratta di far alzare gli azzurri e mettere Inzaghi nella condizione di far male. Straordinaria anche la sua capacità di allargare il gioco sulle fasce, innescando la velocità di Di Natale e Quagliarella. Splendida la palla per l'udinese al 23', ciccata però da buona posizione.

QUESTIONE DI MAGIE - Pirlo maestro di calcio. Bastano due illuminazioni di precisione chirurgica per accendere la partita: al 31' e al 45'. Ma in simili circostanze occorrono anche compagni di squadra capaci di fare cose impossibili come le sue. E Fabio Quagliarella non si tira indietro regalando due capolavori balistici di rara bellezza: più o meno dalla stessa distanza, nell'angolo alto dove Grybauskas non potrebbe mai arrivare. Perché Quagliarella i gol li sa fare solo così. Di lituano restano nella memoria la sosituzione di Morinas con Mikoliunas al 39' e il gol fallito da Kalonas al 43', ma in fuorigioco, neutralizzato dalla provvidenziale e sontuosa uscita di Buffon.

ORDINARIA AMMINISTRAZIONE - Poi è solo azzurro nitido. Con Pirlo timoniere d'assalto. Al 13' regala una palla a Di Natale con su scritto "spingere in rete, prego", sprecato in tribuna dall'esterno sinistro. Alla Lituania non resta che sfruttare qualche sbilanciamento degli azzurri, ma al 15' Danilevicius non coglie l'attimo permettendo a un Cannavaro strepitoso e a Materazzi di recuperare. A ritmo contenuto, mentre Pirlo continua a regalare saggezza, Donadoni sostituisce De Rossi, forse l'unica nota stonata del concerto, e Perrotta con Gattuso e Ambrosini, completando poi il trittico con Del Piero per Di Natale. L'Italia penetra più facilmente e Inzaghi ha il tempo di sbagliare un gol, su invito di Gattuso, segnale che la Lituania ha mollato in difesa, alla ricerca di un gol prestigioso. Ma il 2-0 rimane intatto. Conclusione perfetta per una serata da Quagliarella. Per l'azzurro d'Italia una favola in più da raccontare.