Italia, un bagno di entusiasmo
Accoglienza calorosa per gli azzurri a Dusseldorf e a Duisburg. Morale alto e subito ripasso con l'ex arbitro olandese Van der Ende delle nuove regole contro il gioco duro.

 

DUSSELDORF (Germania), 7 giugno 2006 - Anche i disinteressati e compassati turisti inglesi, colonizzatori storici della Toscana, hanno applaudito gli azzurri al loro apparire all'aeroporto Galileo Galilei di Pisa. Nessuna ironia; solo l'innato fair-play britannico. Meno contenuta l'accoglienza dei tifosi italiani, per nulla sfiorati dalle ombre lunghe delle intercettazioni telefoniche. Lontani anni luce dalle procure, dai chiacchiericci e dagli scoop, in centinaia hanno urlato a squarciagola il loro amore per la Nazionale, con ottimismo preoccupante.

Cannavaro è il loro punto di riferimento; la finale? O Italia-Brasile o Italia-Germania. Il pullman degli azzurri, scortato dalla staffetta della polizia da Coverciano, è stato dirottato direttamente sulla pista per evitare il contatto con la folla. Alle 17.30 circa il decollo, con mezzora di ritardo, per quella che è stata definita a larga maggioranza una "mission impossibile". Una scalata verticale, accompagnata da un bombardamento mediatico senza precedenti. Impresa da eroi, insomma, ma che piace tanto a Marcello Lippi e agli azzurri. Per di più condizionata da una partenza a handicap.

Contro il Ghana, il prossimo 12 giugno, oltre a Nesta e Zambrotta, la Nazionale dovrà rinunciare anche a Gattuso (lesione al vasto mediale della gamba destra) che dovrebbe saltare addirittura, al contrario dei due compagni, la sfida contro gli Stati Uniti. "Ci mancherà l'aggressività di Rino", ha affermato Lippi. Ma il c.t. va oltre, mette da parte i piagnistei, reagendo alla stessa stregua di Gattuso, disposto ad andare al Mondiale anche legato da una catena al pullman. La rosa garantisce coperture efficaci che tranquillizzano il commissario tecnico. Una serenità generale, verificata in un cielo tutto azzurro durante il volo verso Dusseldorf. Del Piero ha giocato al solitario con un computer, Nesta ha letto un libro, Totti e Gattuso si sono sfidati a "scopetta" (come Bearzot, Pertini e Causio nell'82, ma a Mondiali conquistati), partita vinta dal romanista, mentre De Rossi ascoltava musica con l'auricolare e intanto ci cantava sopra.

La stessa serenità che il c.t. vorrebbe portarsi dietro, possibilmente fino al 9 luglio, contro ogni sortilegio e maleficio; sospetti e malelingue. Quelle che, inevitabilmente, saetteranno come serpenti sui giornali tedeschi. Ma l'accoglienza dei tifosi italiani nella città tedesca, dove l'aereo personalizzato della Nazionale è atterrato alle 18.56, è il preludio controcorrente di una festa. Come dire: non preoccupatevi, ci pensiamo noi a darvi il calore necessario. Intanto in serata, a Duisburg (ritiro degli azzurri), Mario Van der Ende, ex arbitro olandese e attuale commissario Fifa, ha spiegato agli azzurri le nuove norme in vista del Mondiale. Attenzioni quindi ai falli, alle furbate, agli atteggiamenti antisportivi. La crociata Fifa contro il gioco duro e certi atteggiamenti sarà davvero spietata, al punto da ammonire anche negli spogliatoi chi non si priverà di collane e orpelli vari prima di scendere in campo. Quasi un primo giorno di scuola, insomma. Da studiare a memoria. Stasera, dopo la lezione, a letto presto. Giovedì alle 10 il primo allenamento tutto tedesco.

L'avventura è iniziata.