Pauleta àncora del Portogallo
La squadra di Scolari supera 1-0 l'Angola grazie al suo attaccante, il più prolifico anche nelle qualificazioni. Fuori Deco, la squadra gioca solo nel primo tempo,
sprecando il colpo del k.o.

 

COLONIA (Ger), 11 giugno 2006 - L'Angola non ce la fa: l'ex colonia portoghese cede 1-0 di fronte alla squadra di Scolari, che fa registrare pure il gol più veloce dall'inizio del mondiale, quello realizzato da Pauleta al 4'. Ma il Portogallo ha poco altro di cui andare orgoglioso: dopo un primo tempo vivace ma poco concreto, in cui sbaglia più volte il colpo del k.o., la ripresa è tutta da cancellare.

L'Angola si presenta all'esordio mondiale (gli africani sono una delle 4 squadre alla prima assoluta) nella formazione preannunciata, il Portogallo risponde con tre novità: al posto dell'infortunato Deco (dato per guarito prima del match, ma forse con eccesso di ottimismo) gioca Simao, e Petit e Tiago sono in campo a far da cerniera alle spalle del centrocampo in sostituzione di Maniche e Costinha. Ma la vera sorpresa in campo è l'Angola, che camuffa bene i 50 posti che separano le due contendenti nella classifica Fifa (Portogallo 7°, africani cinquantasettesimi). Nel numero dei tiri in porta alla fine è infatti l'Angola a prevalere sui più quotati avversari.

Parte forte la squadra di Scolari: dopo 13" Pauleta sfiora il gol, e tre minuti più tardi lo trova, con un tocco facile di sinistro propiziato da una grande discesa di Figo. Dopo gli undici gol collezionati nelle qualificazioni (nessuno come lui), l'attaccante del Paris Saint Germain si conferma uomo-gol portoghese per eccellenza. L'Angola prova a reagire, ma l'emozione impasta idee e gambe. E dunque ha buon gioco il Portogallo a esibire calcio champagne, ma troppo lezioso e soprattutto poco concreto.

Il disoccupato Joao Ricardo (il portiere è da un anno senza squadra) non viene di fatto chiamato in causa fino al 43'. Poi cresce l'Angola, e il match diventa gara vera, anche se molto corretta, nonostante le apprensioni "politiche" della vigilia già mitigate da un gemellaggio stipulato fra le due tifoserie. Al minuto 34 Cristiano Ronaldo colpisce con un colpo di testa la traversa (sul primo angolo per il Portogallo, battuto da Figo), poi nel finale è sfida personale Ricardo (ottimo in una deviazione in angolo su André)-Joao Ricardo (provvidenziale su una conclusione del solito Cristiano Ronaldo).

Nella ripresa il copione non cambia, mentre il ritmo della gara si abbassa notevolmente. Il Portogallo punta sul possesso palla, l'Angola non ha perso veemenza e convinzione. Il tasso tecnico è basso, ma grinta e volontà sopperiscono alle altre carenze, tanto che al Portogallo non conviene abbassare la guardia. Le conclusioni a rete arrivano col contagocce da entrambe le parti, il Portogallo, forse stanco, si fa prevedibile e impreciso. E soprattutto mai pericoloso. Nemmeno gli innesti di Costinha e Maniche rivitalizzano i portoghesi, ma all'Angola non riesce comunque la zampata vincente. E il Partogallo archivia il debutto con tre punti in tasca e raggiunge il Messico in vetta alla classifica del gruppo D.