Brasile sottotono, ma agli ottavi
La Seleçao non mostra progressi, ma vince ancora e passa il turno. Parreira conferma tutti: assist di Ronaldo e gol di Adriano al 4' s.t. , poi Fred al 45' s.t.
L'Australia sfiora più volte il pareggio.

 

MONACO DI BAVIERA, 18 giugno 2006 - E alla fine vince la tenacia di Parreira. A decidere la gara è infatti una rete realizzata da Adriano su assist di Ronaldo al 4' della ripresa, risultato poi arrotondato dal neo entrato Fred allo scadere. Ma il 2-0 finale non fotografa l'andamento della gara, che ha visto in campo un Brasile ancora vistosamente sotto tono e un'Australia che ha sfiorato più volte il gol, soprattutto nella ripresa. Ma intanto il Brasile guadagna un posto negli ottavi.

Il c.t. del Brasile Parreira in formazione non cambia nulla sperando che cambi tutto (rispetto al debutto con la Croazia, risultato a parte naturalmente). Guus Hiddink invece cerca l'effetto a sorpresa, inserendo dall'inizio Cahill, Popovic e Sterjovski al posto di Bresciano, Wilkshire e Kewell, titolari nell'esordio vittorioso contro il Giappone. I Kangaroos dimostrano grande duttilità, invertendo la strategia di approccio alla gara: se contro il Giappone erano partiti subito all'attacco, col Brasile aspettano che l'avversario giochi la prima mossa. Ma il grande assente della gara è il Brasile: atteso a una reazione d'orgoglio dopo il brutto esordio (e la conseguente raffica di critiche), la squadra di Parreira non riesce ad invertire la rotta per tutto il primo tempo, e solo parzialmente nella ripresa. Ronaldo in testa.

Fra le tante magagne, quella che più balza all'occhio è l'incapacità (della prima frazione, che si trasforma in semplice difficoltà nella ripresa) di attaccare. Sembra un paradosso, visto che stiamo parlando del Brasile, e invece è l'impietosa fotografia di una squadra che non fa movimento senza palla, gioca senza velocità, non inventa nulla ed è anzi lenta e prevedibile. Insomma, nel primo tempo mai impensierisce l'Australia, arrivando raramente al tiro, e sempre dalla distanza o su calcio da fermo. Nemmeno l'Australia crea limpide occasioni da rete, affidandosi a innocui tiri dalla distanza, ma già il fatto di aver controllato con grande tranquillità la gara regala punti a un'Australia alla seconda partecipazione a un Mondiale.

Nella ripresa non ci sono facce nuove in campo (se non Bresciano, che già aveva sostituito l'infortunato Popovic nel primo tempo). E tanta tenacia di Parreira viene premiata: al 4' Ronaldo cede in orizzontale ad Adriano, che stoppa il pallone e di sinistro infila un tunnel al dirimpettaio Chipperfield e soprattutto la rete difesa da Schwarzer. E' l'1-0, salutato come un gol in finale tanta è la liberazione che pervade il Brasile. E tutti circondano l'attaccante mimando il gesto della culla, in onore di Adriano junior nato due giorni fa.

Il Brasile ritrova morale e anche un po' di intraprendenza, l'Australia va vicina al pari col neo entrato Kewell e imposta una ripresa tutta in avanti, anche se Dida resta sempre o un po' lontano o troppo attento (vedi spettacolare sforbiciata di Bresciano al 35') o troppo fortunato (due volte Viduka sfiora il pari, sbagliando di poco la mira). Il Brasile invece riacquista scioltezza, tanto che Robinho, entrato al posto di Ronaldo al 27', sfiora il raddoppio e Kakà al 37' colpisce la traversa. Ad arrotondare il risultato ci pensa Fred allo scadere: un palo respinge il diagonale di Robinho, per il neo-entrato infilare Schwarzer è un gioco da ragazzi. E l'Australia piange sulle occasioni sprecate.