Lippi pronto al ritorno

Addio a Donadoni se non si qualifica per l’Europeo.
Lippi pronto a riprendersi la panchina della Nazionale.

Marcello Lippi.24 agosto 2007. - Nel calcio torna Lippi. Per il momento l’ex ct ha imboccato la strada più comoda del contratto televisivo con Sky, perchè non si può passare di botto da una volontaria e serena disoccupazione ad un lavoro troppo intenso. Ma se il 13 settembre, il giorno successivo alla partita di Kiev, l’Italia sarà fuori dall’Europeo, Donadoni salterà e molti indizi fanno credere che il Marcello riprenderà il posto che fu suo fino alla notte di Berlino. C’è un particolare che lo conferma. Nell’accordo con Sky, che ne fa il commentatore principe per le partite della Champions League, c’è una clausola liberatoria e specifica: se si riproporrà l’offerta della Federcalcio per allenare la Nazionale, Lippi sarà libero di lasciare la tv senza pagare penali. Perchè inserirla se il discorso fosse chiuso?

In realtà il feeling con la Federcalcio non si è mai interrotto. Agli amici, Lippi ha sempre ripetuto che in Nazionale stava benissimo, gli piaceva quel lavoro che gli lasciava anche molto spazio per sè e per la famiglia e che nello stesso tempo gli permetteva di guardare il calcio con più calma rispetto a quando allenava nei club. Se l’ha lasciato è per ragioni estranee al ruolo: non voleva che si creassero altri equivoci con il lavoro di procuratore del figlio Davide, inquisito per la vicenda Gea. Ora anche quella storia comincia a sfumare. Marcello è pronto a tornare se il progetto-Donadoni si arenerà sugli scogli della Francia e dell’Ucraina, ai primi di settembre, oppure più tardi, con la trasferta in Scozia. E’ lui il numero 1: per quello che ha fatto in Germania, per il legame profondo con molti azzurri («Questi ragazzi hanno ancora tanta voglia di vincere e lo faranno nel momento che conta», ha detto ieri) e anche perchè i possibili antagonisti, Ancelotti e Capello, sono più bloccati di lui. Qualche segnale c’è. La Federcalcio non è soddisfatta del Dunadun, sebbene uno dei suoi sponsor sia oggi il vicepresidente federale Albertini. I giocatori che hanno conquistato il Mondiale sono disorientati, la brutta figura in Ungheria ha lasciato il segno. «Non è un dramma ma non si può neppure fare finta che non è successo niente», ha detto Del Piero. E sull’aereo di ritorno da Budapest c’è chi ha comnmentato: «Bella figura di m..ci ha fatto fare». Facile capire a chi si riferisse.

Donadoni è appeso ai risultati. La situazione è complicata dai problemi di forma e dall’infortunio di Materazzi che mette in crisi la difesa, come si è visto nel secondo tempo a Budapest. C’è l’ipotesi di chiedere a Nesta di tornare nel club Italia: una mozione degli affetti, come al salvatore della patria calcistica. Ma chi, in Federazione, avrà il coraggio di riavvicinare il milanista, spiegando poi a Donadoni che lo deve convocare? Nessuno, pensiamo. Dunque Lippi è candidato a un ritorno, se la situazione precipiterà. «Ho accettato la proposta di Sky perchè mi permette di aggiornarmi costantemente sul calcio europeo che è quello che mi interessa perchè non ho idea di lavorare in altri mondi - ha raccontato il ct Mondiale -. Ho ricevuto offerte dalla Libia e molte dalla Turchia ma non è quello che voglio. Io rimango un allenatore di calcio imprestato alle tv, non ci tengo a fare il giornalista o il commentatore a vita: nel mio futuro vedo ancora una panchina. Intanto cercherò di spiegare alla gente cosa passa nella testa di un allenatore quando prende certe decisioni in campo. Lo farò con semplicità, senza frasi a effetto. Non mi sento in concorrenza con nessuno». Cioè Sacchi e Capello. «In tv ho preteso di occuparmi solo di Champions League - ha aggiunto Lippi -. In campionato correrei il rischio di dire banalità per non creare polemiche con questo o quel club: e a me non piace essere banale». Una giusta preoccupazione. Sempre che il ritorno in Nazionale non la renda presto inutile.

 

(La Stampa.it)