Bufera Calcio
I fatti di oggi

MILANO, 26 giugno 2006.

16.40 - "Ognuno dice la sua, non ci si capisce più nulla. Per quanto mi riguarda dico <Galliani a vita>. Il presidente del Livorno e consigliere di Lega, Aldo Spinelli, si esprime così sul dibattito acceso, almeno così sembra, verificatosi nel consiglio di Lega conclusosi con il prolungamento della presidenza Galliani fino al 26 luglio. "C'è chi è arrivato per ultimo - conclude Spinelli probabilmente riferendosi al presidente della Lazio, Claudio Lotito - e crede di cambiare tutto".

16.20 - È la prima a lasciare la Lega Calcio ed è decisamente la meno soddisfatta di quanto ha visto e sentito al quarto piano del palazzo di via Rosellini: "Non sono soddisfatta del comportamento di alcuni consiglieri", dice Rosella Sensi con la voce spezzata dall'emozione. L'amministratore delegato della Roma ha apprezzato la conferma delle dimissioni di Adriano Galliani, ma fa chiaramente intendere che si aspettava un gesto simile anche da qualcun altro: "Oggi credo che la soluzione migliore sia quella di far continuare un presidente che continui a fare le veci perchè non c'è quell'accordo e quel senso di responsabilità che ci si auspica e che si era auspicato l'altra volta. Abbiamo necessità per la poca responsabilità di alcuni di andare avanti in questo modo, ma non faccio nomi. Ho paura a dire queste cose, ma molte volte gli interessi economici superano il bene di fare una governance di Lega. Quindi l'importante in questo momento è che si continui nell'ordinaria amministrazione per garantire almeno l'iscrizione delle squadre al campionato". Rosella Sensi ha poi citato suo padre: "Credo che, se gli avessero dato ascolto quattro anni fa, forse i tifosi della Juve e di altre squadre oggi non passerebbero quello che stanno passando. Mi auguro che con quel senso di responsabilità che ha avuto Franco Sensi 4 anni fa, oggi ci siano presidenti che mettano un pochino da parte i loro interessi e lavorino per un calcio soprattutto dei tifosi. Spero solo che si rendano conto che di fronte a tanti problemi un pò di responsabilità questi presidenti, me compresa, se la debbano prendere". Secondo la Sensi "E' necessario un passo indietro da parte di tutti quanti e fare un bagno di umiltà soprattutto nel rispetto di chi il calcio lo vede. Ora Galliani ha presentato le sue dimissioni e noi contiamo come membri del comitato costituente di presentare le nostre conclusioni in pochissimi giorni e quindi di portare un nuovo regolamento per una nuova elezione".

15.45 - "Resto in carica così come tutto il consiglio fino al 26 luglio, giorno in cui è stata indetta l'assemblea elettiva della Lega. Ma qualsiasi sia la sentenza sul Milan, non sono disponibile a restare oltre": è quanto ha detto Adriano Galliani, al termine del Consiglio che si è tenuto oggi a Milano. "Andare via adesso sarebbe diserzione - ha aggiunto Galliani - ma non torno indietro. Mi sono dimesso e non intendo restare reggente all'infinito". L'assemblea elettiva è stata quindi convocata per il 26 luglio "quando il processo sportivo sarà concluso e ci sarà chiarezza sulle squadre che parteciperanno ai vari campionati". È probabile che il nuovo presidente sarà un manager esterno alla Lega: "Questo è l'orientamento che sta prevalendo - ha spiegato Galliani - ma aspettiamo di vedere le conclusioni del lavoro del comitato costituente. Abbiamo inoltre chiesto la consulenza dell'avvocato Mario Janni per riscrivere le regole della Lega. Per ora non cambia nulla: la Lega funziona e va avanti con questo consiglio fino all'assemblea del 26".

14.30 - "Sono d'accordo con Massimo Moratti: è uno stimolo per chi si è comportato correttamente, non ci sono precedenti che facciano testo se non quelli dei giochi olimpici e delle gare internazionali dove, se uno è doppato viene squalificato, e il secondo diventa primo". Così Marco Tronchetti Provera concorda con Moratti secondo il quale gli scudetti vinti illecitamente vengano dati alle squadre che si sono comportate in modo corretto.

14.10 - "Il fatto che il nome dell'Us Lecce compaia nell'elenco delle società oggetto d'attenzione da parte del capo dell'ufficio indagini della Figc, Francesco Saverio Borrelli, lascia in ogni caso tranquilli i dirigenti giallorossi che sono, invece, sorpresi". Lo scrive il sito Internet del Lecce, che riporta una dichiarazione dell'amministratore delegato della società, Claudio Fenucci: "Ci lascia meravigliati vedere il Lecce accostato a tali vicende - ha detto Fenucci -. Non ci possono essere dubbi sulla correttezza e trasparenza della nostra società. Per cui ci sembra assolutamente strano che qualche giornale stia dando molta risonanza ed enfasi a queste voci".

13.15 - Giornata dedicata al calcio e allo sport quella di domani in Commissione cultura della Camera, presieduta dal deputato di Rifondazione comunista-Sinistra europea Pietro Folena. Prima di mezzogiorno la commissione varerà definitivamente il documento che dà inizio all'indagine sugli scandali del calcio. Subito dopo Giovanna Melandri, ministro dello Sport e delle Politiche giovanili, verrà sentita dai deputati sulle linee programmatiche del suo ministero, ma soprattutto sulle intenzioni del Governo in rapporto agli scandali di queste settimane.

12.40 - "Per il momento non ho intenzione di fare il reggente". Il presidente del Cagliari e vicepresidente per la serie A della Lega, Massimo Cellino, al suo arrivo negli uffici di via Rosellini per il consiglio di Lega in cui Adriano Galliani rassegnerà le sue dimissioni da presidente, ribadisce di non voler ricoprire il ruolo di reggente fino alle prossime elezioni e aggiunge: "Perchè ci vuole una voce che parli con me. Perchè la Lega al momento non parla con nessuno, e sta facendo continue cadute di stile". E ancora: "Penso che chi rappresenta il calcio e la Lega debba essere al di sopra di ogni sospetto. Chi è accusato deve avere tempo di difendersi. Io vorrei che fossero tutti assolti, ma chi deve dedicarsi a difendersi deve farsi da parte e lasciare spazio a chi non ha altre incombenze". Il discorso poi cade inevitabilmente sul processo per lo scandalo 'Calciopolì che inizierà giovedì: "Non ho paura che non ci saranno pene esemplari. Quello che vorrei sono solo volti nuovi in Lega. Gente anche con meno esperienza, ma che sappia riscrivere le regole". Anche se, dopo pochi istanti, aggiunge: "Io vedo recitare nomi nuovi anche alla Caf e non è una bella cosa". È orgoglioso del fatto che il suo Cagliari non sia implicato nello scandalo? "Oggi sono orgoglioso. Spero tra 15 giorni di non sentirmi il più fesso di tutti". I primi ad arrivare in Lega sono stati il presidente del Bari, Vincenzo Matarrese, quello dell'Atalanta, Ivan Ruggeri, quello della Samp, Riccardo Garrone, il dg del Piacenza, Maurizio Riccardi, l'ad della Roma, Rosella Sensi, i presidenti di Cagliari e Lazio, Massimo Cellino e Claudio Lotito, e il presidente dimissionario della Lega, Adriano Galliani. Il Consiglio di lega è iniziato alle 12.15 e l'Inter è l'unica società assente.

12.30 - "C'è il consiglio di Lega, vediamo. Ci sono dei regolamenti, li rispetteremo. Volontà di restare da reggente? Io non ho volontà, io rispetto quelli che sono i regolamenti. Quello che voglio fare, e lo confermo, è dare le dimissioni e poi ci sono procedure tecniche da rispettare, tutto qua. Il mio stato d'animo è sereno, assolutamente sereno": è quanto ha detto Adriano Galliani al suo arrivo in Lega Calcio dove è iniziato da poco il Consiglio che deve ratificare le sue dimissioni. Sulle accuse dell'arbitro De Santis ad Ancelotti, "nessun commento" è stata l'unica risposta di Galliani.

12.00 - Sono ripresi da questa mattina nella sede della Federcalcio, in via Allegri, gli interrogatori dell' ufficio indagini. Dopo aver concluso la prima parte dell'inchiesta che interessava quattro grandi come Juve, Lazio, Fiorentina e Milan, oggi gli uomini di Borrelli hanno cominciato ad affrontare la materia che coinvolge le altre squadre come Arezzo, Empoli, Lecce, Messina, Reggina e Siena. Ad aprire gli interrogatori è stato un ex consigliere d'amministrazione dell'Arezzo Calcio, Vittorio Fioretti. "La posizione della società - ha spiegato l'ex dirigente - è regolare e pulita. Mi hanno chiesto riferimenti sulla partita giocata tra Arezzo e Salernitana ma ho ribadito che per me non è accaduto nulla in quella gara". In questo momento viene interrogato un altro dirigente dell'Arezzo ed un ex arbitro, Luci, mentre nel pomeriggio verrà sentito il presidente della squadra Toscana, Mancini. La concomitanza con la riunione del consiglio di Lega a Milano impedirà sicuramente che possano presentarsi oggi personaggi attesi come il presidente della Reggina Lillo Foti o il patron del Cagliari Massimo Cellino. Tra gli altri le cui audizioni sono previste in settimana c'è il direttore sportivo della Fiorentina Corvino che dovrebbe essere ascoltato in quanto nella stagione 2004-2005 era direttore sportivo del Lecce e sempre per il Lecce tornerà in via Allegri Zdenek Zeman.