La battaglia della Dante
per l’italiano nell’UE
Mario Tenreiro, Capo Unità “Questioni Istituzionali” della Commissione Europea,
conferma l’impegno a favore del multilinguismo.

5 settembre 2008. - Prosegue incessante la battaglia sostenuta dalla Società Dante Alighieri per difendere i “diritti” della lingua italiana in sede di Unione Europea.

Dopo i ripetuti richiami alle scorrette applicazioni del regolamento plurilinguistico sul sito ufficiale dell’Unione Europea, finalmente arriva una prima risposta ufficiale della Commissione Europea con una lettera indirizzata da Mario Tenreiro, Capo Unità “Questioni Istituzionali”, al Segretario Generale della “Dante”, Alessandro Masi, sulla non disponibilità della versione italiana di alcune pagine del portale UE.

«Possiamo rassicurare la Società Dante Alighieri - scrive Tenreiro - sull’impegno della Commissione a favore del multilinguismo, che consideriamo essenziale in un’Unione di 27 Stati membri con 23 lingue ufficiali. La creazione di un portafoglio specifico testimonia l’importanza che attribuiamo al multilinguismo ed è nostro obiettivo garantire il rispetto di tale principio, sia all’interno della Commissione, sia nelle relazioni con le altre Istituzioni europee, con gli Stati membri e coi cittadini europei».

«La Commissione - si legge ancora nella lettera inviata a Masi dal Capo Unità “Questioni Istituzionali” - è pienamente consapevole della necessità di fornire ai cittadini europei la massima quantità di informazioni nel maggior numero possibile di lingue, nei limiti imposti dalle risorse umane e finanziarie disponibili. In linea con questi principi e data l’importanza di Internet per la comunicazione sulle questioni europee, alla fine del 2007 la Commissione ha adottato una nuova strategia, nel cui contesto la traduzione, accanto all’interattività e al miglioramento dei contenuti, riveste un ruolo fondamentale».

Nella lettera sono inoltre indicati i portali che attualmente riportano informazioni in tutte le lingue ufficiali dell’Unione: http://europa.eu/index_it.htm, http://europa.eu/abc/index_it.htm,
http://europa.eu/pol/index_it.htm, http://europa.eu/institutions/index_it.htm,

http://europa.eu/documents/index_it.htm, http://europa.eu/languages/it/home,

http://ec.europa.eu/health-eu/index_it.htm, http://europa.eu/youth/index.cfm?1_id=it,

http://ec.europa.eu/youreurope/index_it.html.

La risposta della Commissione giunge in seguito alle numerose iniziative intraprese dalla Società Dante Alighieri e dal Segretario Generale Masi per il rispetto del regolamento plurilinguistico del 1958, confermato in quello del 2008, ultima delle quali la “lettera aperta” pubblicata sull’edizione odierna di “Italia Oggi” in risposta all’editoriale del Direttore de “Il Mondo”, Enrico Romagna-Manoja, “Berlusconi rinunci all’italiano in Europa”.

«Il problema consiste nella corretta applicazione delle norme statutarie e dei regolamenti in sede comunitaria - afferma Masi su “Italia Oggi” - che vogliono l’uso paritario di tutte le lingue dei Paesi membri UE». Nella “lettera aperta” è ribadito in particolare l’apporto specifico che la nostra lingua, il nostro patrimonio artistico e il nostro prodotto nel settore industriale hanno dato e potranno dare in futuro all’Europa.

 

(La Dante.it)