Incassi, qualità e profumo di Oscar
il sogno americano alla Muccino

Dopo tre settimane, il suo "la Ricerca della felicità" ha già guadagnato 125 milioni di dollari. E per il protagonista Will Smith nomination quasi certa.

ROMA, 8 gennaio 2007. - Incassi da capogiro sì, ma abbinati alla qualità. Attenzione al gusto popolare, tra ritmo sostenuto e dialoghi serrati, senza però scivolare nella banalità. Il grande cinema americano, fin dalle origini, si è sempre mosso su questi binari. La novità delle ultime settimane è che - tra i film in vetta al botteghino Usa, forti di buone critiche e già in odore di Oscar - c'è una pellicola diretta da un regista italiano. Uno di quelli di cui si recentemente si è parlato di più: ovvero Gabriele Muccino e il suo La ricerca della felicità, con Will Smith protagonista.

Così, in attesa di vedere anche nel nostro Paese il film vero e proprio - l'anteprima per la stampa è giovedì 11, il giorno dopo il debutto nei cinema - vale la pena di sottolineare la novità del fenomeno Muccino. Autore che più italiano non si può, artefice di uno dei pochi veri film cult di questo inizio Millennio (L'ultimo bacio), cantore dei tormenti della borghesia romana, giovane e meno giovane. Che però, grazie all'amicizia e al sostegno professionale di un divo come Will Smith, ha conquistato onori e botteghini a stelle e strisce. Finendo per incarnare, in prima persona, il sogno americano. Quello dello sconosciuto (almeno negli Usa) che arriva in cima.

E a dimostrarlo ci sono, in primo luogo, le cifre. Ovvero ciò che più conta, a Hollywood e dintorni. Gli ultimi calcoli indicano che La Ricerca della felicità ha raggiunto, alla terza settimana di programmazione, i 125 milioni di dollari (ne è costati 60). Mantenendo saldamente il secondo posto al boxoffice, preceduto solo dalla commedia con Ben Stiller Night at the Museum. Prima in classifica, ovvio. Ma non certo simbolo di quel binomio di incassi e qualità che caratterizza il meglio del cinema amercano.

Già. Perché in realtà, in questa fase, l'unica pellicola che può contendere a quella di Muccino l'abbinamento tra guadagni elevati e buone critiche è Dreamgirls: filmone tutto musica e glamour diretto da Bill Condon, forte di un supercast che comprende la popstar Beyoncé Knowles e il premio Oscar Jamie Foxx. Il film narra l'exploit di una giovane cantante e del suo supergruppo al femminile, in una storia che ricorda quella della giovane Diana Ross e delle sue Supremes.

Temi e atmosfere molto diverse, rispetto alla Ricerca della felicità. Con un elemento in comune: in entrambi i protagonisti sono afroamericani, ed entrambi sono ispirati a storie vere. L'opera diretta da Muccino ricostruisce infatti l'incredibile vicenda di Chris Gardner, uomo che dal ghetto nero è arrivato a Wall Street. Passando da una vita da senza fissa dimora alla ricchezza, sempre con l'amatissimo figlio al fianco (interpretato dal vero figlio di Will Smith, Jaden).

E proprio questi due film (in Italia Dreamgirls arriva il 26 gennaio) sono - insieme a un ristretto gruppo di pellicole giunte in precedenza nelle sale, come The Departed, The Queen, Babel, Little Miss Sunshine - tra le maggiormente accreditate, nella corsa agli Oscar. Le nomination verranno annunciate il 23 gennaio, mentre la cerimonia di premiazione si svolgerà il 25 febbraio.

Sui siti americani di spettacolo, ovviamente, già non si parla d'altro. Con previsioni di ogni genere. Certo, nessuno si azzarda a scommettere su una candidatura dell'autore romano come miglior regista; ma, in compenso, tutti danno per quasi sicura la nomination a Will Smith come miglior attore protagonista (già ottenuta, del resto, per i Golden Globe).

Insomma, gli elementi per parlare di sogno americano alla Muccino ci sono tutti. E lui non nega di stare vivendo un momento d'oro: "Questa avventura è fantastica, incredibile - ha dichiarato recentemente a un settimanale - se me l'avessero predetto, ci avrei creduto quanto se oggi mi preannunciassero che salirò su uno Shuttle e andrò in orbita...".

Ma invece che nello spazio, il regista, in questi giorni, atterrerà di nuovo nella sua Roma: giovedì nel primo pomeriggio conferenza stampa, in serata anteprima vip a cui partecipa anche il fratello Silvio, il giorno dopo (ore 18) incontro col pubblico alla libreria Feltrinelli di Viale Marconi. Insieme a Will Smith, al figlio Jaden e al vero Chris Gardner, autore del libro autobiografico da cui il film è tratto (edito da Fandango).

E dunque Gabriele, Will, Chris: tre versioni, tra loro diversissime, dell'American dream.

 

Da Repubblica.it