Il Mit offre tutti i suoi corsi
gratis su Internet

Il progetto sarà portato a compimento entro la fine dell’anno.

13 marzo 2007. - Ti piacerebbe studiare al Massachusetts Institute of Technology ma non hai voglia di trasferirti a Boston? Da adesso potrai farlo da casa, gratuitamente, tramite Internet. Il prestigioso istituto americano ha infatti annunciato di essere ormai in procinto di completare il suo progetto OpenCourseWare, con la pubblicazione online di tutti i suoi 1800 corsi. Inaugurato nel 2003 con la distribuzione dei primi testi, il progetto sarà portato a compimento entro la fine dell’anno.

Studiando da casa non si può entrare in contatto diretto con il personale docente e nemmeno ricevere lauree o diplomi per corrispondenza. Per quello bisogna seguire il percorso tradizionale e pagare l’alta retta di iscrizione per accedere all’istituto. Ma tramite Internet si può consultare lo stesso materiale didattico su cui studiano quotidianamente gli allievi del campus. Una fonte di documentazione di altissimo livello, se si considera che il Mit viene universalmente considerato come uno dei templi internazionali dell’istruzione e della ricerca scientifica e tecnologica.

“Abbiamo inaugurato questo progetto perché crediamo che uno dei mezzi più efficaci per migliorare l’educazione nel mondo sia il Web”, ha detto Anne Margulies, responsabile di OpenCourseWare. E proprio dal punto di vista geografico sono arrivate per ora le risposte più confortanti. Nell’ultimo mese più di un milione e mezzo di utenti ha visitato le pagine dei corsi, il sessanta per cento dei quali provenienti da paesi diversi dagli Stati Uniti.

Oltre a coinvolgere milioni di studenti "a distanza", l’iniziativa del Mit si sta diffondendo tra le università di mezzo mondo. Il sito dell’OpenCourseWare Consortium raccoglie materiale didattico di livello accademico, libero e gratuito, messo a disposizione dalla ParisTech Graduate School, dall’Open Universiteit Nederland, dalla Kyoto University, dalla Universad Nacional de Colombia e da decine di altri istituti sparsi per il pianeta. Tra i sedici paesi membri del Consorzio al momento non è presente l’Italia.

 

Da La Stampa.it