Medaglia d'oro alla Dante Alighieri
Il riconoscimento, assegnato per i servizi resi in favore della cultura italiana, è stato consegnato ieri alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali.

Medaglia d'oro alla Società Dante Alighieri.17 luglio 2007. - È stato conferito alla Società Dante Alighieri il Diploma di I Classe con Medaglia d'Oro per i Benemeriti della Cultura e dell'Arte "per i particolari servizi resi in favore della cultura italiana". Il riconoscimento è stato  consegnato al Presidente della Società, Ambasciatore Bruno Bottai, nel corso di una cerimonia che si è svolta ieri alle ore 16.30 in Palazzo Barberini (Via delle Quattro Fontane 13 - Roma) alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, On. Francesco Rutelli.

Fondata nel 1889, la Società Dante Alighieri ha lo scopo di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo attraverso l'attività di oltre 400 Comitati impegnati nei cinque continenti che curano l'organizzazione di circa 5.500 corsi a cui sono iscritti oltre 200.000 soci studenti. Oltre ad assicurare la presenza del libro italiano attraverso 300 biblioteche costituite in ogni parte del mondo e dotate di oltre cinquecentomila volumi, la Società Dante Alighieri opera, in base a una convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e con il plauso scientifico dell'Università "La Sapienza" di Roma, per la certificazione dell'italiano di qualità con un proprio certificato PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri), riconosciuto anche dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che attesta la competenza in italiano come lingua straniera secondo una scala di sei livelli rappresentativi di altrettanti fasi del percorso di apprendimento della lingua che corrispondono a quelli stabiliti dal Consiglio d'Europa.

Il primo giugno 2005 la Società Dante Alighieri, insieme agli altri grandi enti culturali europei, è stata insignita del più prestigioso riconoscimento spagnolo, il Premio Principe delle Asturie, per «l'apporto dato allo scopo comune di preservare e diffondere il patrimonio culturale europeo mediante l'insegnamento, a milioni di persone in tutti i continenti, delle rispettive lingue nazionali, così come delle tradizioni letterarie ed artistiche e dei valori etici e umanistici su cui si fonda la civiltà occidentale».