Baglioni racconta 40 anni dopo
quel suo piccolo grande amore
Il cantautore romano ha presentato l'ambizioso progetto Q.P.G.A.
che comprende la riedizione dell'album, un tour teatrale, un film e un romanzo.

17 settembre 2008. - Un doppio album, un concerto, un film e un romanzo. Quattro progetti distinti sotto lo stesso titolo, Q.P.G.A.: quattro lettere scritte su un muro lungo il Tevere che faranno sognare gli adolescenti dei giorni nostri. Quattro lettere che apriranno una voragine di ricordi a chi conosce per intero, parola per parola, l'album che è all'origine di questa nuova e imponente proposta artistica firmata Claudio Baglioni. Il cantautore romano ha infatti ripreso e ampliato il cuore di quello che è stato il suo primo album di successo e lo ha declinato in quattro opere distinte. Ecco allora Questo piccolo grande amore scritto, suonato, cantato e recitato per vecchi e nuovi spettatori.

"E' stato il disco che mi ha dato l'avvio" racconta Baglioni che ha voluto presentare l'intero progetto dalla terrazza dell'Hotel Hilton di Roma, un punto di vista panoramico sulla capitale che, ha sottolineato, è all'origine di tutto. "Sono passati quasi quarant'anni da quando ho cominciato a lavorare a quello che è stato il primo concept album italiano. Un disco che, canzone dopo canzone, racconta una storia, la prima storia d'amore che non dura tutta la vita ma che te la segna per sempre".

All'epoca l'autore non sapeva che stava scrivendo la "sua" canzone, quella che gli avrebbe aperto le porte di una carriera da protagonista nel mondo della musica italiana. Un brano votato come "canzone del secolo" a Sanremo nel 1985, citato da hitparadeitalia.it come l'album più venduto di tutti i tempi in Italia, ma anche un "peso" da portarsi dietro in ogni concerto e in ogni esibizione live. "Ero arrivato a odiare Questo piccolo grande amore, una canzone che si è mangiata l'album e molto di più, ma ormai ho fatto pace e da tempo lavoro su questo nuovo progetto scegliendo di usare immagini, scrittura e musica perché ogni mezzo racconta qualcosa che l'altro non riesce a raccontare".

Baglioni si affida ai suoi ricordi, visti con il filtro dell'esperienza, per spiegare i motivi di un progetto tanto esagerato quanto necessario, almeno per lui. "Dopo 40 anni di carriera non ti puoi misurare ancora con la capacità di vendere dischi o riempire gli stadi, ma devi avere il coraggio di fare qualcosa di più, di volare, di guardare oltre" spiega, citando un illuminante confronto avuto con il coetaneo Peter Gabriel di qualche tempo fa. "La mia ambizione è raccontare un'epoca che credo non si sia più ripetuta: nel '68 abbiamo avuto 20 anni tutti insieme e abbiamo vissuto l'ultimo sogno collettivo" racconta con nostalgia. "Era un'epoca in cui la gente ha avuto sogni anche per quelli che sono venuti dopo. A me piace raccontare questa storia antica perché è esattamente lì che si infrange quel sogno, e non parlo della politica perché su quel versante ho subito un linciaggio per anni non essendo partecipe o allineato".

Nessuna concessione ai giovani del nuovo millennio se si esclude l'acronimo del titolo. La storia rimane quella originale ambientata nei primi anni Settanta: l'incontro in un bar mentre a piazza del Popolo la polizia si scontra con i manifestanti, l'inizio di un amore, la prima volta, gli amici e le piccole liti, la cartolina e il servizio militare, la licenza, la scoperta del tradimento e la triste fine.

Entrando nei dettagli del progetto si comincia con Q.P.G.A. 2008 Opera Pop una serie di concept-concert a Milano (dal 12 novembre), Roma (dal 26) e Napoli (dall'8 dicembre) con oltre due ore e mezza di musica da vivo che riproporranno ovviamente i brani dell'album in forma di concerto (non sarà un musical) mentre alcune sequenze tratte dal film saranno rielaborate e proiettate su un gigantesco schermo. Il concerto sarà seguito da una grande festa finale in cui Baglioni eseguirà gli "altri amori" che hanno segnato la sua carriera. La tournée riprenderà quindi da Firenze il 2 febbraio e toccherà poi altre 4-5 città. Info e aggiornamenti sul sito ufficiale Patapan.it

In contemporanea con il tour teatrale sarà nei negozi il doppio album Q.P.G.A. (Sony-Bmg) e conterrà 36 pezzi: la riedizione dei 15 che facevano parte del concept album originale, uscito nel '72 per la Rca, alcune tracce ritrovate nei cassetti e mai inserite in quello che poteva essere un doppio 33 giri, oltre a canzoni nuove. Con la partecipazione di 40 ospiti, i cui nomi non sono stati rivelati, che hanno contribuito a vario titolo al cd: non duetti ma "graffiti" di pochi secondi.

Sarà invece nei cinema dall'11 febbraio (farlo uscire il 14 avrebbe provocato una colata di melassa nelle sale) il film Q.P.G.A., prodotto da 11 Marzo Film, Aurora Film e Medusa, un pop-movie che racconta il primo grande amore di Giulia e Andrea, interpretati dagli esordienti Emanuele Bosi e Mary Petruolo e un cast senza guest star per mantenere le distanze dai teen-movie oggi tanto di moda. Baglioni è co-sceneggiatore insieme a Ivan Cotroneo, la regia è di Riccardo Donna (tra i suoi ultimi lavori ha diretto le serie tv Raccontami, Nebbie e delitti). Non è un film canterino o un musical, i brani del disco si limitano a fare da colonna sonora alla vicenda: "Qui nessuno canta" assicura Baglioni, "tranne il sottoscritto che, però, non si vede ma fa da io narrante, anzi cantante".

Q.P.G.A. sarà anche il titolo del primo romanzo di Claudio Baglioni, pubblicato da Mondadori, in cui la fine di un amore diventa metafora di un'Italia che vede svanire l'illusoria felicità del miracolo economico e avvicinarsi uno dei decenni più difficili della sua storia. "Per questo progetto grandioso ci vuole un 'senso di dismisura', che nel mio caso ha bisogno di quattro motori per farlo volare il più lontano possibile: uno di questi è il romanzo, un'occasione unica" conclude l'autore. "Altre volte ero stato tentato a scrivere un libro ma non ero mai riuscito a portarlo fino in fondo perché conosco la difficoltà di usare la scienza esatta delle parole e so quanto a volte possono essere usate male".

 

(La Repubblica.it)