Dalla Giordania alla Serbia,
dalla Romania al Messico
Pronti i nuovi insegnanti di italiano della dante Alighieri

23 febbraio 2007. - Argentina, Brasile, El Salvador, Giordania, Messico, Romania, Russia, Serbia, Uruguay. In questi Paesi domani faranno ritorno i docenti del PLIDA per iniziare una nuova avventura didattica alla luce dell’esperienza vissuta a Roma durante il XV corso di aggiornamento PLIDA, svoltosi in Palazzo Firenze a Roma dal 12 al 23 febbraio sul tema “Costruire con le mani, costruire con le parole. La lingua italiana e l’artigianato”.

«Spero che possiate portare nei vostri Paesi un’idea positiva del lavoro svolto in questi giorni e soprattutto mantenere saldi i rapporti con la Sede Centrale di Roma per una collaborazione didattica sempre più proficua», è stato il saluto ai corsisti di Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, durante la consegna degli attestati di partecipazione.

«Unire l’arte, la moda, l’artigianato e il design – ha proseguito Masi – significa comprendere appieno il senso autentico della cultura italiana, che continua a rivestire un ruolo importante e determinante nonostante il carattere globale e globalizzante che tende ad assumere la società odierna, anche da un punto di vista culturale». Il Segretario Generale della “Dante” ha infine sottolineato l’importanza della partecipazione al corso di insegnanti provenienti dalla Serbia e dalla Giordania, Paesi in cui la domanda di lingua italiana è oggi in continua crescita.

Durante le dieci giornate del corso si sono svolte lezioni teoriche tenute da docenti specialisti in linguistica e didattica della lingua italiana, incontri tematici a cura di esperti di artigianato italiano, visite guidate e visite formative finalizzate alla conoscenza dei musei e delle istituzioni legate alla storia dell’artigianato, attività di laboratorio, nonché un suggestivo tour presso le botteghe artigiane di una delle vie storiche della capitale in cui sono ubicati studi di restauro, antiquari e raffinati laboratori orafi.

Al termine dei lavori gli insegnanti si sono dichiarati molto soddisfatti sia dell’elevato livello dei relatori, sia dello svolgimento pratico del corso, caratterizzato dal prezioso accostamento di dimostrazioni pratiche alle lezioni teoriche e dalla consueta integrazione tra lingua e cultura.

I responsabili del PLIDA hanno definito molto positiva l’inedita esperienza effettuata dai docenti, del tirocinio attivo in aula con gli studenti del Comitato di Roma, «che si è rivelato un efficiente metodo per  testare il livello di apprendimento dei partecipanti».