I 70 anni del Colegio de México

Una delle istituzioni educative
più prestigiose in Messico.

 

8 ottobre 2010. - Un gruppo di intellettuali spagnoli che arrivarono in Messico nel 1938, espulsi dalla guerra civile (1936-1939), è stato il seme da cui nacque il Collegio del Messico (Colegio de México, o Colmex), un'istituzione educativa ancora segnata dall'impronta degli esuli fondatori e che oggi compie 70 anni.

Durante un'intervista sull'anniversario, il suo presidente e rettore, Javier Garciadiego, ha sottolineato l'ossessione per il lavoro che sin dal principio ha caratterizzato l'istituzione e che è stata ereditata dai docenti e studiosi di oggi e dai suoi studenti.

Riconosciuto con il prestigioso premio "Principe delle Asturie" per le Scienze Sociali nel 2001, quella che fu la Casa di Spagna in Messico tra il 1938 e il 1940 è stata trasformata l'8 ottobre dello stesso anno nel Colegio de México, nome con cui continua ad ottenere primati d'eccelenza nel campo dell'educazione superiore e dell'investigazione a livello internazionale.

Durante i suoi primi due anni di esistenza il centro divenne —con l'appoggio di Daniel Cossio Villegas— un rifugio per gli spagnoli invitati in Messico dal governo dell'allora presidente Lázaro Cárdenas (1934-1940) durante tempi difficili per la Spagna.

Questo gruppo d'origine fu formato da personaggi come il poeta León Felipe (1884-1968), il sociologo José Medina Echavarria (1903-1977), il giurista Luis Recasens Siches (1903-1977), lo storico Ramón Iglesia (1905-1948) e i musicologi Adolfo Salazar (1890-1958) e Jesús Bal y Gay (1905-1993).

 

(excelsior / puntodincontro)

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