Artemisia Gentileschi. Venere dormiente.

 

10 febbraio 2012 - Bellezza rivisitata: cosa sarebbe successo se Botticelli avesse avuto Photoshop? Se quelle modelle dalle curve abbondanti, che riflettevano i canoni estetici dell’epoca, fossero state catapultate ai giorni nostri? Ebbene, forse la Venere del grande pittore fiorentino sarebbe stata leggermente più magra. Le sue misure? Quelle di una top model di Victoria's Secret.

VENERE DEI GIORNI NOSTRI - Che cosa sarebbe successo se il canone estetico della nostra società fosse appartenuto all’inconscio collettivo dei grandi artisti del passato? A questa domanda ha cercato di rispondere l’artista italiana Anna Utopia Giordano. Che, con lo scalpello digitale, ha «attualizzato» dieci Veneri di altrettanti geni all'apparenza «intoccabili». Il risultato? Le dee dell'amore diventano size zero, ovvero ragazze magrissime e senza forme femminili. Dal celebre nudo splendidamente candido e statuario di Botticelli scompaiono dunque i fianchi abbondanti e le linee armoniose; nel fotoritocco di Giordano, La Nascita di Venere (1485-86) appare così meno robusta e meno prosperosa. Via tutte le presunte imperfezioni anatomiche pure dalla Venere che scherza con due colombe (1830), uno dei capolavori di Francesco Hayez, mentre il punto vita si assottiglia, il petto si sgonfia e le cosce si riducono al minimo anche per La Venere di Urbino (1538) di Tiziano.

DIBATTITO - In un’intervista pubblicata sul suo sito Anna Utopia Giordano racconta come è nata l’idea del suo lavoro «Venus»: «Ritoccavo fotografie di uno shooting realizzato per il book di un amico. (...) Mentre giocavo con timbro clone e pennello correttivo riflettevo sulla nostra società, i social network e l'urgenza di essere. Essere accettati, essere (il) presente, trasformare l'apparenza in essere. Insomma tutte quelle dinamiche proprie dell'evoluzione dell'uomo, la naturale conseguenza di ciò che è stato in passato». L’artista, che vive tra Napoli e Milano, non è nuova in quanto a provocazioni: recentemente le sue bottiglie di alcolici formato biberon hanno fatto discutere forum e network sociali. Nessun intento commerciale, specifica Giordano, solo un modo per sensibilizzare (i genitori) sull’abuso dell’alcol tra i giovanissimi. Anche gli «interventi digitali» sulla Venere sono finiti su molti siti d’informazione e blog, dove nel frattempo si è scatenato un vivace dibattito. C’è chi trova le opere rimodellate «semplicemente orrende», altri invece le lodano invitando lo spettatore a riflettere sulla odiosa consuetudine di taroccare la maggior parte delle immagini dei corpi femminili - piallando girovita, eliminando imperfezioni o allungando gambe già chilometriche.

 

La versione "dimagrita" virtualmente dall'artista Anna Utopia Giordano
dell'opera originale "Venere dormiente" di Artemisia Gentileschi.

 

Agnolo Bronzino, Allegoria con Venere e Cupido (c. 1540-50).

 

www.annautopiagiordano.it

 

Sandro Botticelli. La nascita di Venere (1485-1486).

 

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Francisco Hayez. Venere (1830).

 

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Tiziano. Venere di Urbino (1538).

 

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Velázquez. Venere e Cupido.

 

www.annautopiagiordano.it

 

(elmar burchia / corriere.it / puntodincontro)

 

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10 de febrero de 2012 - Belleza "revisitada": ¿Qué habría pasado si Botticelli hubiese tenido Photoshop? ¿Si las modelos de curvas abundantes, que reflejaban los cánones estéticos de la época, hubiesen sido transportadas hasta nuestros días? Bueno, tal vez la Venus del gran pintor de Florencia habría sido un poco más delgada. ¿Sus medidas? Las de una supermodelo de Victoria's Secret.

¿Qué habría pasado si los estándares estéticos de nuestra sociedad hubiesen pertenecido al inconsciente colectivo de los grandes artistas del pasado? Esta es la pregunta a la que trató de responder la artista italiana Anna Utopia Giordano. Utilizando técnicas digitales, actualizó diez retratos de diez genios del arte aparentemente "intocables". ¿El resultado? Las diosas del amor aparecen en talla "cero", o sea, chicas flaquísimas y sin formas femeninas.

Del famoso retrato desnudo maravillosamente escultural de Botticelli desaparecen las caderas y las líneas abundantes y armoniosas. En la versión de Giordano de "El nacimiento de Venus" (1485-1486) la diosa aparece menos robusta y menos próspera. Se eliminan —por otro lado— todas las supuestas imperfecciones anatómicas en la Venus que juega con dos palomas (1830), una de las obras maestras de Francesco Hayez, mientras que su cintura se presenta adelgazada. El pecho y los muslos se desinflan también en la Venus de Urbino (1538) de Tiziano.

En una entrevista publicada en su sitio web Anna Giordano Utopía relata como nació la idea de su obra "Venus": "Estaba retocando imágenes de una sesión fotográfica llevada a cabo para el libro de un amigo. (...) Mientras estaba jugando con los comandos para clonar y el pincel corrector reflexionaba acerca de nuestra sociedad, las redes sociales y la urgencia del ser. Ser aceptados, ser actuales y la transformación de la apariencia en ser. En fin, todas las dinámicas de la evolución humana, la consecuencia natural de lo que fue en el pasado".

 

(elmar burchia / corriere.it / puntodincontro)