Roma, il made in Italy raccolto in 'Italian Genius Now'
La mostra ospitata al Macro Future fino al 13 aprile. Il sovrintendente Broccoli: ''L'arte contemporanea è sempre arte''.

12 febbraio 2009. - Ha fatto il giro del mondo con grande successo di pubblico. E’ la mostra “Italian Genius Now”, prodotta dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, ospitata al Macro Future di Roma fino al 13 aprile che arriva nella capitale dopo Hanoi, Singapore, Seul, Tokio, Taipei e New Delhi.

Una rassegna che “vuole essere facile e comprensibile” spiega il suo curatore Marco Bazzini. Una semplicità fatta di colori, eleganza, piacevolezza, e soprattutto arte, arte italiana “perché l’arte, anche quella contemporanea è sempre arte. E’ arte del momento”, afferma il sovrintendente di Roma, Umberto Broccoli.

“Abbiamo voluto portare le immagini del nostro Paese all’estero”, racconta Bazzini, un’operazione resa possibile con la collaborazione del ministero degli Esteri, attraverso la direzione generale per la produzione e la cooperazione culturale che sulla mostra ha fortemente creduto.

Secondo il ministro plenipotenziario Mauro Marsili del Mae, si tratta di “una esposizione che rappresenta bene quello che vogliamo raccontare di noi all’estero. Della nostra arte in connessione con il nostro genio”. Un racconto, o piuttosto una favola vera, tutta italiana, che parte dalla metà degli anni Cinquanta con l’avvento della Vespa, passa per la macchina per scrivere ed arriva all’oggettistica della Guzzini perché, come afferma il sovrintendente Broccoli “l’oggetto racconta la nostra storia”.

Mezzo secolo di arte e design italiano alla ricerca di un dialogo tra i diversi campi della cultura estetica e materiale che resta l’immagine più rappresentativa dell’Italia. Italian Genius Now dimostra come nell’arte e nel designci sia il genio creativo italiano.

E come non definire ‘genio’ quell’ingegnere che inventò la Vespa utilizzando i motorini di aerei che giacevano inutilizzati nei magazzini? Forse nessuno conosce il suo nome ma Corradino D’Ascanio ha contribuito alla ripresa di una Italia che in quegli anni del dopoguerra stava ripartendo. E lo ha fatto utilizzando scarti della produzione della guerra. “Ecco, questo è il genio italiano”, afferma Broccoli. Ma questo è solo un esempio, come lo è l’invenzione della macchina da scrivere, “pensate a quale impatto per gli intellettuali di quel tempo”, continua il sovrintendente.

Special guest per quest’ultimo appuntamento a Roma è Renzo Arbore, ambasciatore d’eccellenza del genio creativo italiano. Arbore come ispiratore della collezione di design ‘Miami Swing’, con arredi sognati, brillanti e luccicanti, la casa dell’ironia e del divertimento. Tra i pezzi esposti anche il bar-tamburo, di Supersimo, e la poltrona di Simona Ventura a ‘Quelli del Calcio’.

Inoltre, per la sede romana la mostra è stata ampliata anche con alcune opere della Collezione del Centro Pecci tra cui il grande lavoro di Mario Merz, La spirale appare del 1990 e l’importante opera di Enzo Cucchi, Senza titoli del 1989.

“Con questa mostra si consolida la collaborazione tra il ministero degli Esteri ed il comune di Roma - sottolinea il ministro plenipotenziario della direzione per la cooperazione del Mae Mauro Marsili - una collaborazione nata con la mostra di Villa Torlonia sulla ‘Scuola Romana’, e che seguirà con altri appuntamenti dedicati alla fotografia e al Futurismo, un altro marchio italiano”.

 

(adnkronos)