12 dicembre 2008. - Sono oltre 24 milioni e 590 mila le persone di 6 anni e più che hanno dichiarato di leggere nel tempo libero: è quanto è emerso dal convegno di apertura di Più libri più liberi, la Fiera della piccola e media editoria organizzata dall’Associazione italiana editori (Aie), che ha chiuso il programma lo scorso 8 dicembre al Palazzo dei Congressi dell’EUR a Roma.
Torna quindi a crescere nel 2008 la lettura in Italia, e grazie ai dati Istat emerge anche il profilo del lettore ideale: sono soprattutto donne. Il 50% dichiara infatti di leggere nel tempo libero rispetto al 37,7% degli uomini. Sempre secondo i dati Istat, i giovani leggono di più dei loro genitori, ma tra i 15-17enni il 44% non legge nessun libro diverso da quelli di scuola. In Italia, nel primo decennio del XXI secolo si diventa lettori perché si ha la fortuna di nascere in una famiglia che già legge, o in una regione del Nord, dove sono presenti più librerie e biblioteche. Poi, se nel 2008 il 44% degli italiani legge “almeno un libro”, quasi il 48% di questi non arriva a leggerne più di uno ogni quattro mesi.
E questa “forma di lettura” occasionale aumenta tra 2007 (era il 46,2%) e 2008. Il picco dei lettori si riscontra tra i giovani tra gli 11 e i 14 anni (63,6%); ma già a 25 anni la quota di lettori scende sotto il 50%. Ci sono qualcosa come 42,5 punti percentuali di differenza tra gli 11-14 anni e gli anziani di 75 anni e più. Trasformare chi non legge in un lettore “almeno” occasionale e far leggere di più chi legge poco: è questa la doppia scommessa per far crescere la lettura in Italia. Per farlo però, occorre conoscere chi è il pubblico che frequenta le iniziative di promozione della lettura.
Così, per la
prima volta in Italia, si è cominciato con il “misurare” uno dei principali
eventi di promozione che si svolge nel nostro Paese, “Ottobre, piovono libri”.
Su un campione del pubblico delle 1.100 iniziative che hanno animato la
terza edizione della manifestazione è stata condotta un’ampia ricerca, a
cura dell’Ufficio studi dell’Aie, del centro per il libro e la lettura del
ministero per i Beni e le attività culturali e dell’Università di Tor
Vergata per rilevare il profilo di chi frequenta questo tipo di iniziative e
la valutazione che ne dà. Il risultato degli oltre 2 mila questionari
raccolti è ampiamente positivo (5,16 in una scala di voto da 1 a 6), anche
in termini di riconoscibilità del marchio che fa da ombrello alla campagna.
Non deve destare meraviglia perché il pubblico è fatto in larghissima parte
già di lettori (solo il 10% afferma di non aver letto alcun libro prima di
parteciparvi), anzi, di discreti lettori (8,7 libri in media all’anno).
Nelle regioni del Sud questo valore però, scende a 5,8, a dimostrazione che
se servono iniziative per allargare la base della lettura e innalzare quel
44% a valori più vicini a quelli di Francia, Germania, Spagna, Regno Unito,
non meno importanti diventano le campagne per promuovere l’intensità di
lettura. “Il successo di Ottobre, piovono libri 2008 - afferma Flavia
Cristiano, direttrice del Centro per il libro e la lettura - non sta solo
nella crescita esponenziale, quasi il 300% di adesioni in più dal 2006, ma
soprattutto nel fatto che il network si consolida e continua ad allargarsi.
C’è un grande entusiasmo anche da parte di Regioni, Province e Comuni. E
siamo già pronti a coinvolgere nuovi partner, primo fra tutti il ministero
delle Politiche giovanili, per continuare a puntare soprattutto sulle nuove
generazioni, affinché domani siano tutti lettori forti”.
(NoveColonne ATG)