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12 dicembre 2013 - I paesaggi e i colori dello stato messicano di Veracruz potranno essere visti a Roma, grazie all'esposizione di 60 fotografie di grande formato.

La mostra, che è stata inaugurata dal governatore Javier Duarte, fa parte della manifestazione annualeNatale messicano in Vaticano, che ha raggiunto la sua quinta edizione.

Oltre alle fotografie, distribuite nei Musei Vaticani e lungo Via della Conciliazione (il viale che collega Piazza San Pietro con la città di Roma), anche diverse sale della Santa Sede saranno adornate con pezzi di artigianato natalizio dello Stato di Veracruz.

Due presepi con personaggi che raggiungono un metro e 30 centimetri di altezza, realizzati da maestri artigiani, decoreranno l'ingresso dei musei e il centro dell'Aula dedicata a Paolo VI. Accanto a loro, due alberi di Natale saranno decorati con motivi messicani.

Il governatore Javier Duarte —che è stato ricevuto dal Papa ieri mattina— ha spiegato che la presenza della cultura del Veracruz a Roma è dovuta al fatto che questa città rappresenta un punto di incontro internazionale ed offre grandi possibilità di diffusione in tutto il mondo e ha aggiunto che esiste una importante "coincidenza di interessi e di obiettivi" tra il Messico e il Vaticano.

«Papa Francesco è un leader morale con una forte influenza sulla società messicana, siamo d'accordo sulla maggior parte dei principi che propone e vogliamo sentire nel nostro Stato l'eco del suo messaggio di pace, di unità e di speranza» , ha concluso Duarte.

Nel frattempo Karime Macias, moglie del governatore e presidente del Sistema per lo Sviluppo Integrale Famiglia (DIF) del Veracruz, ha rivelato che —oltre ai pezzi di artigianato che adorneranno il Vaticano— ne sono stati prodotti altri che verranno messi in vendita.

Si tratta di diversi articoli che verranno offerti ai turisti provenienti da tutto il mondo nei negozi dei Musei Vaticani.

«Nel Centro per l'Arte indigena di Papantla hanno partecipato circa 50 persone, per lo più donne, che utilizzano tecniche antiche come quella che si impiega per produrre la ceramica del Tajín, un lavoro molto delicato, oltre ad essere una tecnica che ha vinto premi internazionali», ha spiegato la signora Macías Duarte.

«L'artigianato si sta perfezionando ed oggi vengono prodotti nuovi oggetti basati su disegni attraenti che favoriranno le vendite. Speriamo che questi nuovi metodi perdurino in modo che i produttori possano offrire con più efficacia le loro creazioni al mondo».

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(milenio.com / puntodincontro.mx / adattamento e traduzione all'italiano di massimo barzizza)