Ravenna, la candidata

La città aspira ad essere eletta
Capitale europea della Cultura per il 2019.

 

15 novembre 2010. - La città di Ravenna si candida a Capitale europea della cultura per il 2019. La candidatura è stata presentata a Bruxelles, nella sede della Regione Emilia-Romagna dal presidente Vasco Errani, dall’eurodeputato Salvatore Caronna, dal sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e dall'assessore alla Cultura della città romagnola, Alberto Cassani.

Il bando nazionale sarà pubblicato alla fine del 2012 e la città vincitrice sarà designata presumibilmente nel 2014, ma il percorso per poter elaborare il progetto inizia con largo anticipo: sono già numerose le città italiane che, oltre Ravenna, hanno dichiarato di volersi candidare per questa importante attribuzione, che nel 2019 spetta all'Italia.

“La Regione conferma il proprio impegno a lavorare con Ravenna per raggiungere il prestigioso obiettivo – ha commentato il presidente Vasco Errani. Un progetto ambizioso cui Ravenna può legittimamente aspirare per le grandi qualità di un patrimonio storico-artistico che è una risorsa dell’intero Paese, ma anche una preziosa opportunità per costruire una nuova esperienza culturale da cui tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna potranno trarre beneficio. Un passo importante per un sistema della cultura che a Ravenna si connette con lo sviluppo, il turismo, la qualità della vita”.

“La cultura ha sempre caratterizzato la storia della nostra città ed è al centro delle politiche del suo sviluppo – ha aggiunto il sindaco Matteucci -. Candidare Ravenna a Capitale europea della Cultura è un obiettivo ambizioso, ma siamo convinti di avere le carte in regola per farcela. In questo progetto c’è molto dell’identità della nostra città: c’è la passione dei ravennati per ogni forma di espressione culturale, il riconoscimento dei nostri talenti, l’antico orgoglio di una città che vuole tornare ad essere punto d’incontro fra culture diverse”.

Il progetto di candidatura
Ravenna vuole costruire il futuro diventando sempre più un laboratorio per la produzione di nuova cultura. Il progetto di candidatura si configura come una scelta di metodo per lo sviluppo complessivo del territorio, una chiave di lettura per una futura crescita sociale e economica che coinvolga anche tutte le principali città della Romagna, a cominciare da Rimini, Forlì e Cesena.

Il percorso intrapreso da Ravenna ha già assunto un carattere di operatività: a maggio si è insediato ufficialmente il Comitato promotore, presieduto da Sergio Zavoli, sono stati inoltre convocati i sostenitori del mondo economico e della società civile e le principali realtà culturali della città.

Il 25 ottobre si è riunito per la prima volta il gruppo di lavoro ( composto da professionisti del mondo della cultura, per la maggior parte giovani) che dovrà occuparsi delle principali linee programmatiche della candidatura.

Ravenna ha inoltre avviato numerose relazioni con diverse città che sono state o saranno Capitali europee della cultura: in particolare Lille (2004), Lussemburgo (2007), Liverpool (2008), Linz (2009), Instanbul (2010), Pecs (2010), Kosice (2013), Marsiglia (2013), Riga (2014), Mons (2015).

Parallelamente alla presentazione della candidatura, si è svolta l’inaugurazione di una mostra sugli antichi mosaici ravennati, presso la sede del Parlamento europeo, all'interno della sala dedicata a Yehudi Menuhin, dove sarà ospitata fino al 12 novembre. L'esposizione, patrocinata dall’europarlamentare Salvatore Caronna, raccoglie copie dei mosaici provenienti da sette edifici sacri ravennati dichiarati patrimonio dell'umanità dall'Unesco

 

(ermes)

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