Anniversario Gregoriano

Cinquecento anni fa nasceva Luigi Lilio, padre del Calendario Gregoriano.

Calendario Gregoriano.17 giugno 2010. - Cinquecento anni fa nasceva il padre del calendario Gregoriano. In pochi conoscono la storia di Luigi Lilio, medico e astronomo di Ciro' che ideo' la riforma del calendario, promulgata da Papa Gregorio XIII (da cui prese il nome) nel 1582. Fu una delle piu' importanti riforme del Rinascimento italiano, ideata da Lilio e portata avanti a Roma, nella seconda meta' del XVI secolo, da un gruppo di calabresi guidati dal Cardinale Guglielmo Sirleto.

Luigi Lilio (vero nome, Aloysius Lilius) nacque a Ciro', vicino Crotone, nel 1510 e, insieme al fratello Antonio, frequento' l'Universita' di Napoli dove si laureo' in medicina, non tralasciando pero' di coltivare la passione per la matematica e l'astronomia. Dopo una permanenza presso l'Universita' di Perugia, quale docenti di medicina nel 1552, i fratelli Lilio frequentarono un influente gruppo di intellettuali che facevano capo all'Accademia delle Notti Vaticane, fondata a Roma dal Cardinale Sirleto e dal Cardinale Carlo Borromeo. Fu in quel periodo che Luigi Lilio completo' il manoscritto che illustrava la sua straordinaria intuizione.

Il grande problema astronomico-confessionale che Lilio si trovo' ad affrontare era stato posto quando il Concilio di Nicea stabili' che la Pasqua sarebbe stata celebrata la prima domenica dopo il plenilunio di primavera. In epoca successiva pero' era stato evidenziato che l'anno solare risultava piu' lungo di 11 minuti e 14 secondi, per cui ogni 128 anni si sommava un giorno in piu' (13 giorni nel 1500). Nel tentativo di risolvere il rompicapo, tutti i piu' grandi astronomi e matematici di varie epoche si erano cimentati inutilmente.

Fu Lilio a proporre di calcolare l'anno solare in base alle Tavole Alfonsine: in questo modo la durata dell'anno solare risulto' essere di 365 giorni, 5 ore, 49 minuti e 12 secondi. La proposta di ricondurre l'equinozio di primavera al 21 marzo, eliminando dieci giorni e sopprimendo il bisesto a tutti gli anni centenari non multipli di 400 (gli anni centenari venivano cosi' calcolati normalmente ad eccezione di quelli le cui prime cifre erano divisibili per quattro - 1700, 1800, 1900 - mentre il 2000 era considerato a cadenza normale), alla fine risulto' vincente. Un'intuizione che, in breve tempo, divento' oggetto di discussione tra esperti di matematica ed astronomia.

Sfortunatamente Lilio non pote' seguirne il destino perche' mori', nel 1576, dopo una grave malattia. Nel 1577 Antonio Lilio presento' pero' il lavoro del fratello a Papa Gregorio XIII che lo accolse con molta gratitudine. Nello stesso anno venne stampato un volumetto che riportava le osservazioni di Luigi Lilio con i passaggi piu' significativi, i calcoli e le tavole del nuovo calendario. La stampa venne eseguita a cura del Cardinale Sirleto, sorta di 'deus ex machina' dell'impresa, e curata da Pietro Ciaconio, esperto in Storia della Chiesa per le implicazioni civili ed ecclesiastiche, e Cristoforo Clavio, gesuita di Bamberga, astronomo e matematico, direttore dell'Osservatorio Vaticano. Nell'ultima pagina era possibile leggere la proibizione, da parte di Sirleto, pena la scomunica, di vendere o ristampare il volume.

Dopo innumerevoli polemiche e veleni, il 14 settembre 1580, la Congregazione voluta da Gregorio XIII presento' la relazione conclusiva dal titolo "Ratio corrigendi festes confirmata et nomine omnium qui ad calendarii correctionem delecti sunt oblata SS.mo D.N. Gregori XIII''. Di questo testo esistono due copie: l'una conservata presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, l'altra presso la Biblioteca Casanatense di Roma. Il 24 febbraio 1582 il documento venne poi firmato e promulgato dal pontefice che, in data 5 marzo 1582, lo fece pubblicare, per affissione, sulla porta della Basilica di San Pietro.

Dopodomani il fisico Antonino Zichichi terrà la sua 'lectio magistralis' sul tema 'Il calendario perfetto di Aloysius Lilius, che dara' il via a Ciro' alle celebrazioni estive per il cinquecentenario della nascita di Lilio. ''Il mio interesse per Luigi Lilio nasce dal fatto che se fosse stato un inglese, un tedesco o una persona non italiana a scoprire il calendario perfetto lo saprebbero tutti, invece nessuno sa che e' stato un italiano'', afferma il fisico all'ADNKRONOS. ''Nessuno sa -aggiunge Zichichi- che e' stato Aloysius Lilius, nato a Ciro' in Calabria, a elaborare questo calendario passato alla storia con la benedizione di Papa Gregorio XIII, un bolognese. Bologna e' la mia citta' universitaria. Penso sia corretto rendere omaggio a questi due grandi personaggi della storia d'Italia e del mondo''.

''Un personaggio straordinario, che ha partecipato alla riforma del calendario, non e' solo un genio cirotano, calabrese e italiano -afferma all'ADNKRONOS l'assessore alla Cultura e al Turismo del comune di Ciro', Francesco Lombardo- ma una delle massime figure internazionali cui siamo fieri di aver dato i natali''.

Mentre lo storico Giuseppe De Fine, anch'egli di Ciro' in provincia di Crotone, rivela che ''Leopardi era un grande patito di astronomia e considerava questa materia da ogni punto di vista. Già a 12 anni conosceva bene questo argomento tanto da voler approfondire la figura e gli studi di Luigi Lilio''.

Egidio Mezzi, storico di Lilio e socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, presenterà il 25 luglio il libro 'Luigi Lilio, medico, astronomo e matematico di Cirò, ideatore della riforma del calendario gregoriano'. Questa opera ha il compito di indagare la vita del 'padre del calendario gregoriano' ancora oggi poco conosciuta ''in Italia e all'estero - spiega Mezzi all'ADNKRONOS - mentre dovrebbe essere vanto della Nazione tutta''. ''Matematici ed astronomi italiani e stranieri - continua Mezzi - non danno il giusto rilievo a questa straordinaria figura di astronomo che riusci' ad elaborare un calendario che ancora oggi, nonostante i ritmi vertiginosi raggiunti dalla scienza, non e' stato superato''

 

(Adnkronos)

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