La Dante Alighieri è in pericolo

Rischia la chiusura la storica Società Dante Alighieri
che da 121 anni promuove la lingua e la cultura italiana nel mondo.

20 novembre 2010. - «Rischia la chiusura la storica Società Dante Alighieri che da 121 anni promuove la lingua e la cultura italiana nel mondo». Lo denuncia Iodonna.it, il sito femminile del Corriere della Sera, che lancia un S.O.S per l'italiano e una campagna per salvare la Dante, uno dei fiori all'occhiello dell'italianità nel mondo, «che potrebbe scomparire proprio mentre il Paese si appresta celebrare i 150 anni dall'Unità», vittima dei tagli del ministero del Tesoro «che per risparmiare 648 mila euro si è accanita sull'ente fondato nel 1989 da Giosuè Carducci».

Iodonna.it ricorda che mentre il British Council ha a disposizione 220 milioni di euro, il Goethe Institute 218, lo spagnolo Cervantes 90, il portoghese Camoes 13 e Alliance Francaise 10,6, la Dante «prima tirava avanti con uno stanziamento pubblico di un milione 700 mila euro, poi ridotto a un milione 248 mila euro l'anno, e adesso dovrà cavarsela con 600 mila euro, il 53,5 per cento in meno rispetto al 2009. Tanto vale, si legge tra le righe di una lettera che il Segretario Generale Alessandro Masi ha spedito a Franco Narducci, Vicepresidente della Commissione Esteri della Camera, chiudere baracca e burattini».

Sergio Rizzo, in un articolo pubblicato su Io donna, il femminile del Corriere della Sera in edicola da oggi, ipotizza quali potevano essere le alternative per recuperare senza sforzo 648 mila euro nel bilancio dello Stato: «Per esempio rinunciando a una decina di auto blu tipo Audi quattromiladuecento di cilindrata che vanno tanto di moda adesso per le trasferte di ministri e sottosegretari; per esempio, con una microscopica puntatina alle spese voluttuarie della Camera e del Senato, dove si è arrivati a spendere 4.400 euro per acquistare 50 asciugamani di lino destinati al bagno degli ospiti dell'appartamento presidenziale; per esempio, evitando di utilizzare gli aerei della Presidenza del Consiglio come taxi».

Ma se proprio, per chissà quale recondito motivo, si voleva colpire un ente pubblico, non c'era forse di meglio? «La buttiamo lì: il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro».

La Dante Alighieri, viene ricordato, ha 423 Comitati in tutto il mondo, dall'Argentina fino all'estremo oriente della Russia, che organizzano migliaia di corsi di lingua italiana frequentati da circa 200 mila persone e questo lo fa soprattutto attraverso il volontariato e i corsi a pagamento che servono a mantenere la Sede Centrale di Roma, a Piazza Firenze: senza quella, scrive Rizzo, sarebbe difficile tenere in piedi tutto il resto. A meno che ... «Volendo pensare male, si potrebbe immaginare che l'obiettivo sia proprio quello. Il clima politico, del resto, non sembra molto favorevole a rilanciare i valori nazionali. Di qui la domanda: chi vuole dare il colpo di grazia alla lingua italiana?».

 

(ansa)

Share