La gomma da masticare
Di Claudio Bosio

Il "Chewing Gum": quando si mastica...a vuoto

 

23 ottobre 2009. - La storia del «chewing-gum», altresì chiamata «gomma da masticare» o, più comunemente, «cicca americana», ci riporta indietro, come si dice, alla notte dei tempi. Probabilmente i primi consumatori furono gli Antichi Greci, che amavano masticare una resina derivata dal “lentisco” o “albero del mastice” (da cui il termine “masticare”), sostanza conosciuta ed apprezzata in tutta l'area del Mediterraneo orientale. Abitudini analoghe tra gli indiani dell'America settentrionale che facevano grande uso della resina derivata dall'abete rosso (“spruce”). I Maya dell'America Centrale, nello stesso periodo masticavano il “Chicle” (caucciù), lattice dell'albero della Sapotilla, una sostanza che, resistendo alla decadenza della civiltà che l'aveva scoperta, sarebbe divenuta ben venti secoli dopo una delle basi di partenza del chewing-gum moderno. Anche il termine “chicle” è arrivato fino ad oggi, divenendo, in tutti i paesi di lingua ispanica, un modo familiare per definire la gomma da masticare. Se quindi l'abitudine di masticare palline di gomma può esser fatta risalire ai Maya, la nascita del chewing-gum moderno va collocata attorno al 1800, negli Stati Uniti. Thomas Adams, mentre si dava da fare per …. “far qualcosa” con il caucciù che stava maneggiando (giocattoli, oggetti vari ..) ne mise in bocca un pezzetto, trovandolo piacevole. Tanto che pensò di aromatizzarlo. Tuttavia fu William Semple, nel 1869 che ne depositò il brevetto: una miscela di caucciù, zucchero e aromi. Le prime “palline” di gomma da masticare furono messe in vendita nel 1871 in una drogheria del New Jersey; erano insapori e di consistenza molle. Ad aggiungervi un po’ di glucosio e di aromi, e quindi a far diventare le gomme “buone da masticare” ci pensò, nel 1875, un farmacista di Louisville, nel Kentucky, John Colgan. Poi vennero i fratelli Fleer: Frank ammorbidì la gomma, per poter fare i “'palloncini”, ed Henry ne migliorò la consistenza, inventando la copertura zuccherosa; ottennero un prodotto di gusti diversi che conservava l’aroma meglio e più a lungo.

Il mercato odierno del chewing gum riserva alcune cifre interessanti: Gli statunitensi spendono, oggi, di più in gomme che in frutta fresca: oltre 2,5 miliardi di euro l'anno. Fatte le debite proporzioni con il numero di abitanti, noi italiani siamo piazzati anche meglio; Secondo alcuni recenti dati (diffusi dall'azienda Perfetti, 2005), se ne consumerebbero, solo nella Penisola, circa 23mila tonnellate l'anno, per un totale di 300 milioni di astucci e 500 milioni di sticks. Otto confezioni su dieci sono senza zucchero. Gli italiani più golosi hanno un'età compresa tra i 10 e i 44 anni (il 49% uomini per il 52% donne) e di questi il 55% (15 milioni di persone) mastica gomme tutti i giorni, o quasi masticare ( ). È passato un tempo immemoriale da quando, bambini, ci si procurava la “cicca” prelevandola da un caratteristico distributore antistante le drogherie: si girava la manopola e la bocca metallica del contenitore, coperta da uno sportellino, ci faceva cadere sul palmo della mano una pallina colorata. Poi venne l’epoca del Babol Big, una mattonella rosa dal sapore di fragola (incartata in blu e rosa in stick da 5 o 6,) che richiedeva una notevole forza di … ganasce, per vincere la prima masticazione. Ma il classico dei classici, si sa, è stato Brooklyn, la gomma del ponte (Perfetti), dal forte gusto alla menta. Era il chewing gum originale americano, la striscetta rettangolare e sottile, lievemente infarinata, da piegare quando si mette in bocca. Adesso va per la maggiore il confetto bianco, piccolo, in box oppure in stick, e viene fatto passare per igienizzante, rinfrescante, surrogato del dentifricio. La gomma da masticare viene preparata a partire da una miscela composta da caucciù e da altri ingredienti (aromatizzanti, antiossidanti, addensanti, emulsionanti), da cui si ottiene un impasto gommoso che, lasciato raffreddare, può essere, o meno, addizionato con zucchero.

Fra le miscele “di partenza” le più comuni sono le seguenti:

 

Miscela (A)                                                            Miscela (B)

1. Colofonia esterificata       30%                            1. Lattice 18 parti

2. Resina Cumarone            45%                            2. Colofonia esterficata 44 parti

3. Lattice                            15%                            3. Resina Cumarone 7 parti

4. Paraffina (82°C)             10%                            4. Cerra candelina 6 parti

                                                                             5. Tristearato di glicerina 2 parti

                                                                             6. Etilcellulosa 2 parti

                                                                             7. Carbonato di calcio 21 parti

Al 20% delle suddette miscele si aggiunge:

1. Zucchero in polvere         60%

2. Glucosio                         19%

3. Aromi                               1%

4. (da: Nuovissimo ricettario chimico vol I - Turco - Edizioni Hoepli & Dizionario di merceologia e chimica applicata - Villavecchia Eingeman – Hoepli)

 

La materia-base consiste, come già accennato, in un insieme di componenti naturali o sintetici. Tra i primi, il più ricercato è la Chicle, un lattice gommoso prodotto dalla pianta della Sapotilla, la cui raccolta è un'operazione difficile e complessa. Il moderno chewing-gum viene quindi prodotto utilizzando anche altre gomme naturali o sintetiche, miscelate opportunamente con resine, cere e coadiuvanti diversi. La remora all’uso abitudinario di chewing gum in quanto favoriva la carie, non ha più ragione di essere da quando il saccarosio della miscela-base, è stato sostituito da altri zuccheri meno cariogeni o da dolcificanti (per es. lo xilitolo ( )). Il chewing-gum si è, nel tempo, trasformato: da prodotto edonistico è diventato prodotto funzionale. Oggi la "cicca" cura. Masticare chewing gum è innanzi tutto un piacere che deriva sia dall'atto del masticare in sé, sia dal gusto fresco e gradevole che si sprigiona. Oltre a ciò, come le più avanzate ricerche scientifiche hanno evidenziato, la masticazione del chewing-gum produce anche molteplici effetti benefici sull'organismo.Benefici sull'igiene orale.

    Azione antiplacca

Grazie all'impiego di ingredienti mirati (enzimi, bicarbonato ecc.) il chewing gum è in grado di ostacolare la formazione della placca batterica, mantenendo il bianco naturale dei denti.
    Igiene del cavo orale.

Quando, dopo aver mangiato, non è sempre possibile ricorrere allo spazzolino, il chewing gum aiuta a mantenere i denti puliti. Infatti, la masticazione, stimolando la secrezione di saliva, ha un'azione detergente nonché di mantenimento del livello del pH all'interno della bocca. Inoltre, l'accresciuto flusso salivale rimuove i residui di cibo.

Benefici alternativi

    Terapia dell'otite

È stato evidenziato che le gomme contenenti xilitolo, sono in grado di ridurre la crescita dei batteri responsabili dell'otite. Un gruppo di ricercatori finlandesi ha dimostrato che masticare chewing gum contenente xilitolo per due mesi, per almeno cinque minuti dopo ogni pasto, poteva ridurre del 40% la ricorrenza dell'otite, e del 36% la necessità di antibiotici, rispetto al gruppo di controllo che non ne faceva uso. Inoltre, masticare gomma aumenta la deglutizione della saliva, facilitando così l'eliminazione delle secrezioni dell'orecchio, che arrivano anche in gola.

    Miglioramento della memoria

Lo rivela uno studio condotto dall'Università di Northumbria: è una questione di ginnastica mascellare. L'esperimento è stato condotto su un campione di 25 persone divise in tre gruppi:il primo aveva masticato gomma ininterrottamente per 25 minuti, il secondo aveva mimato il gesto senza aver niente in bocca, il terzo era rimasto seduto senza far niente. I primi hanno dimostrato una capacità di memorizzare superiore del 35%. La masticazione stimolerebbe la produzione dell'insulina, la sostanza che attiva l'ippocampo, ossia la struttura cerebrale deputata (fra l'altro) all'archivio delle informazioni in entrata.

    Antifumo

Una certa quantità della nicotina contenuta nella gomma (circa la metà) viene assorbita attraverso le mucose della bocca;passa quindi nel sangue e in pochi secondi raggiunge così il cervello dove esercita i suoi caratteristici effetti. La quantità massima di nicotina nel sangue si raggiunge dopo 20 minuti di masticazione e quindi l'assorbimento è più lento rispetto alla sigaretta (10 minuti).

Masticandone 10-15 al giorno si mantiene nell’organismo una concentrazione di nicotina inferiore a quella che si ha fumando, ma sufficiente a tener lontani i sintomi da astinenza. Dopo tre mesi, quando ormai è stata vinta la dipendenza psicologica dalla sigaretta, si può cominciare a ridurre gradualmente il numero di gomme per eliminare la dipendenza fisica dalla nicotina.

Le gomme da masticare esistono in due dosaggi

- 4mg per i fumatori assidui (più di venti sigarette al giorno)

- 2mg per i fumatori medi o occasionali

Potenza per lui...

La Wringley, una delle società più quotate nel campo dei chewing gum, ha brevettato una speciale tipologia di gomma da masticare al... viagra! La molecola di sildenafil citrato, l'elemento che è alla base della magica pillola contro l'impotenza, unita alla gomma da masticare, promette di essere più rapida del normale medicinale della ditta Pfizer. Il nuovo viagra in chewing gum, infatti, agirebbe in mezz'ora.

(La nuova gomma, però, sarà disponibile sugli scaffali americani solo nel 2011, quando scadrà il precedente brevetto della Pfizer, l'attuale produttrice del Viagra).

Effetto push-up per lei…

Arriva Bust-up,il chewing-gum che alza il seno.

L’azienda giapponese Bust-Up ha messo in commercio una gomma che aumenterebbe e alzerebbe il seno in poco tempo;queste gomme da masticare hanno il sapore di menta e rosa, e nella capitale del Giappone vanno a ruba (costo: circa 30 euro per 200 tavolette). Le tavolette contengono estratto della Pueraria mirafica, un tubero che contiene sostanze chimicamente simili agli estrogeni. Il produttore riporta che "nel test effettuato prima della messa in commercio, su 10 donne che hanno ingerito 10 tavolette al giorno (dose raccomandata da non eccedere) per 1 mese, nove di queste hanno visto incrementare il proprio seno di 1 o 2 taglie.

C’è da rimanere, come dicono a Milano, “pelle di stracchino” davanti ai meravigliosi e misconosciuti pregi del chewing gum, la dolce “cicca” che, fin da ragazzini, abbiamo sempre ruminato senza …. pensarci tanto su!