Todt nuovo presidente della Fia

Il 63enne francese, ex capo del team Ferrari, ha battuto il finlandese Ari Vatanen,
ex campione del mondo di rally.

Jean Todt.

 

23ottobre 2009 - Jean Todt è il nuovo direttore della Fia. Prende il posto di Max Mosley. Si sono così rispettati i favori del pronostico, probabilmente con l’appoggio del patron della Formula 1, Bernie Ecclestone, e la "scorta" eccellente di Michael Schumacher. Il 63enne francese, ex boss del team Ferrari di Formula 1, l'ha così spuntata sull'altro candidato 57enne finlandese Ari Vatanen, ex campione del mondo di rally.

Todt ha vinto con una maggioranza schiacciante, ottenendo 135 voti a favore contro i 49 di Vatanen. Nel corso delle votazioni segrete sono stati espressi 12 voti non validi. L’elezione del francese segue ai quattro mandati consecutivi di Mosley, che ricopriva la carica di presidente da 16 anni. Con il voto odierno la Fia, a Parigi, ha bocciato le riforme proposte da Vatanen preferendo la candidatura di Todt, considerato l’uomo della continuità con la precedente gestione di Mosley, una presidenza segnata da evidenti contraddizioni: da una parte la crescita esponenziale del business legato soprattutto alla Formula 1 e la politica di riduzione dei costi nel Mondiale Rally, dall’altra le disavventure personali (lo scandalo del festino con cinque prostitute) e soprattutto la crisi politica che quest’anno ha portato la federazione sull’orlo della rottura con i team ribelli della Formula 1, guidati proprio dalla Ferrari nella lotta contro le riforme proposte dal britannico per la riduzione dei costi ed un livellamento della competitività media delle scuderie.

INNOVAZIONE - Todt in campagna elettorale ha fatto leva su due parole chiave: accessibilità delle competizioni e innovazione. Differente l’impostazione di Vatanen, che puntava invece sulla necessità di bonificare dal punto di vista morale una federazione ferita proprio dal crollo verticale della credibilità del campionato di punta, la Formula 1. Oltre alla crisi con le scuderie, il Circus è più volte finito nel fango per gli scandali legati allo spionaggio industriale (quello della McLaren ai danni della Ferrari) e al Gran Premio di Singapore del 2008, gara truccata dal team Renault con il falso incidente del pilota brasiliano Nelsinho Piquet. La vicenda ha portato alla radiazione di Flavio Briatore, boss del team Francese. Vatanen, che negli ultimi giorni aveva accusato Mosley di parteggiare apertamente per Todt, godeva dell’appoggio di Jackie Stewart, tre volte iridato in Formula 1, ed era intenzionato, in caso di vittoria, ad istituire un codice etico all’interno della Fia.

 

(Corriere della Sera)