Spy Story: la Ferrari si rivolge
ad agenzia investigativa

La scuderia di Maranello ha chiesto la consulenza di Lord Stevens,
ex commissario della Metropolitan Police.

25 luglio 2007. - Mossa a sorpresa della Ferrari alla vigilia dell’udienza di Parigi: la scuderia di Maranello ha chiesto la consulenza di Lord Stevens, ex commissario della Metropolitan Police, per stabilire se, e in che modo, il «dossier rosso» ritrovato in casa di Mike Coughlan siano stati utilizzati dalla McLaren. Il team anglo-tedesco ha sempre negato che le informazioni contenute nelle 780 pagine sequestrate nell’ abitazione del suo ex capo-progettista siano servite per la progettazione, o lo sviluppo, delle monoposto 2007.

Una smentita che al pari di altre incongruenze emerse dal confronto con la deposizione dello stesso Cloughan verrà verificata domani nel corso del dibattimento davanti al Consiglio mondiale dell’ automobilismo sportivo. Nel frattempo, però, la Ferrari si è rivolta a Lord Stevens di Kirkwhelpington - salito di recente agli onori delle cronache britanniche per un’inchiesta su un giro di tangenti in Premiership - per fare chiarezza sull’uso che è stato fatto dei progetti sottratti da Coughlan. Pur mantenendo il massimo riserbo sulla natura delle indagini, un portavoce della Quest, agenzia investigativa presieduta da Lord Stevens, ha confermato al Daily Telegraph i contatti con la Ferrari. I risultati delle indagini non verranno utilizzati nel corso dell’imminente procedimento sportivo che vede la McLaren sul banco degli imputati, ma potrebbero tornare utili nella causa civile presso l’Alta Corte di Londra che la Ferrari ha intentato ai danni dello stesso Coughlan.

 

(La Stampa.it)