Cena ecumenica 2008
L'importante evento dell'Accademia Italiana della Cucina
ha avuto quest'anno come tema la carne di maiale

Punto d'Incontro pubblica una recensione della Cena Ecumenica
dell'Accademia della Cucina Italiana scritta dalla nostra collaboratrice Isabella Spagnuolo
e inviata dal nostro amico Franco Zullo.

Porgiamo le più sincere congratulazioni al Delegato dell'Accademia
Franco Ceciarelli per la brillante ed encomiabile attività svolta in Messico
da questa Associazione Culturale che fa onore alla presenza italiana in Messico
e per inviare un cordiale saluto a Luigi Pironti e a tutti gli amici che ne fanno parte".
 

19 novembre 2008. - L'Accademia Italiana della Cucina, fondata nel 1953 da un gruppo di intellettuali per la maggior parte milanesi, é presente oltre che in Italia in 40 paesi esteri, con 65 delegazioni di cui due in Messico: Cittá del Messico e Monterrey. A giusto titolo l’Accademia si ritiene l'alfiere della Civiltà della Tavola italiana, essendo l’unica istituzione intenta, da più di cinquant'anni, a promuovere la preminenza della cultura gastronomica sull'avvilente commercializzazione del cibo e su ogni forma d'ignoranza alimentare, attraverso un'intensa attività culturale condotta e realizzata con dedizione e spirito di servizio.

Nel 2003, il Ministero per le Attività e i Beni culturali ha riconosciuto i meriti culturali dell'Accademia, conferendole il titolo di "istituzione culturale", ponendola, quindi, tra le più importanti realtà culturali italiane, alcune con un passato a volte secolare, tutte portatrici di esperienza e di saggezza in molti campi della cultura.

L’Accademia Italiana della Cucina, infatti in collaborazione con enti pubblici e privati, ha un’intensa attività di ricerca, promozione di convegni, concorsi, mostre itineranti, rassegne, manifestazioni culinarie e tavole rotonde con chef e nutrizionisti.

Tuttavia la nostra associazione non sarebbe tale se non prevedesse anche momenti conviviali di incontro fra gli accademici. Il momento del convivio – inteso in senso dantesco come espressione di ospitalità, intelligenza e diplomazia - è infatti l’espressione massima della comunicazione e di un fervido scambio di idee. Un esempio eclatante? La cena ecumenica, che si organizza in contemporanea – a ottobre - lo stesso giorno in tutte le Delegazioni del mondo, è che ogni anno è dedicata ad un alimento specifico (nel 2007 –ad esempio- era la cucina dei prodotti dell’orto), la cena del 2008, svoltasi per la Delegazione di Cittá del Messico nel Ristorante Reforma 500 presso l’elegante Hotel Four Season, il 16 ottobre scorso, ha avuto come tema “La cucina della carne di maiale”.

Isabella Spagnuolo. Maialini stile  Warhol.Nel proporre questo tema l’Accademia ha inteso svolgere un’attività di ricerca e informazione corretta per sfatare alcuni pregiudizi che oggi, a volte in modo del tutto infondato, possono portare il consumatore a considerare la carne di maiale tanto una fonte di colesterolo in eccesso, quanto di grassi saturi e di un elevato contenuto di sale.

Mentre al contrario, il maiale moderno, adeguatamente allevato ed alimentato, in comparazione con la carne di manzo e di pollo contiene una minor quantitá di sodio e una maggior quantitá di potassio, e fornisce grassi adatti alle necessità nutrizionali di chi soffre di ipertensione arteriale, per esempio.

I risultati di queste ricerche verranno pubblicati nei “Quaderni dell’Accademia” nella pagina web www.accademiaitalianacucina.it.

Nella serata di gala della Cena Ecumenica che si é celebrata nel Reforma 500 il menu elaborato dallo Chef Orazio Simoncini in collaborazione con la Consulta Accademica presieduta dal Delegato Franco Ceciarelli é stato caratterizzato da un en plein di deliziose preparazioni a base di maiale. La degustazione del menu é iniziata con due eleganti alzate, una decorata con i migliori salumi italiani che spaziavano dal prosciutto San Daniele al culatello, dalla coppa al lardo di Colonnata, e l’altra di formaggi altrettanto nostrani tra cui gorgonzola, asiago, fontina e l’immancabile parmigiano accompaganti da piadine romagnole e pane artigianale di noci e segale. In tavola hanno fatto seguito: strozzapreti con guanciale di maiale affumicato, risotto alla mantovana con salsiccia e taleggio, maialino in porchetta al finocchietto selvatico e spiedini di fegato di maiale. Il menu sebbene tutto a base di carne di maiale é risultato ben equilibrato, anche grazie ad un salutare sorbetto di limone e menta servito tra i primi e i secondi piatti. L’intervento culturale della Delegazione da parte del socio fondatore Luigi Pironti ha riguardato una piacevole rassegna storico-economica delle preparazioni a base di carne suina in Italia.
 

Isabella Spagnuolo

Addetto stampa Accademia Italiana della Cucina

Delegazione di Cittá del Messico
 

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