Il futuro della stampa italiana all'estero
Equilibrio tra informazione e opinione, secondo il Senatore Nino randazzo (Unione).

 

UDINE, 3 dicembre 2006. - Una stampa in equilibrio tra informazione ed opinione, che non sia ingessata né limitata alla celebrazione del passato, ma che dia voce alla cronaca viva. Questo il futuro della stampa italiana all’estero per Nino Randazzo, senatore dell’Unione eletto in Australia, che dopo l’ingresso a Palazzo Madama ha lasciato la direzione de Il Globo, giornale che ha visto nascere a Melbourne e che ha diretto per quasi 50 anni.

Già Presidente della Commissione Informazione del Cgie, Randazzo ha parlato del ruolo della stampa italiana all’estero nelle scorse elezioni, un momento topico per le nostre comunità in cui dire che "la stampa è stata importante è quasi banale" visto che "ha colmato, in pratica gratuitamente, il vuoto di informazioni lasciato dallo Stato". Dai candidati ai loro programmi fino alle modalità del voto, la stampa italiana all’estero, ha detto Randazzo, è stata il primo foro di dibattito e ha favorito un vero e proprio percorso di educazione civica per i nostri connazionali.

Una stampa, ha aggiunto, che paga problematiche "di cui anche la Fusie deve farsi carico" cercando nei 18 eletti all’estero gli interlocutori che si faranno portatori delle istanze della categoria in Parlamento.
È anche vero, ha aggiunto Randazzo, "che circolano pregiudizi, ignoranza e idee fumose sulla stampa italiana all’estero. Basti pensare che in Senato sono stati presentati, ma per fortuna sono stati tutti bocciati, dozzine di emendamenti per togliere del tutto i fondi alla nostra stampa".

"Il futuro per la stampa italiana all’estero c’è ed è migliore di quello che crediamo se – ha sottolineato – avremo il coraggio di puntare anche sulla formazione professionale, sul giornalismo mediato per i giovani, non trascurando nulla, neanche l’intrattenimento sempre nell’ottica – ha concluso – di presentare l’Italia di oggi a tutti gli italiani nel mondo".

(aise)