Vacanze all'estero:
registratevi prima di partire

Un invito della Farnesina.

19 dicembre 2007. - Spiagge da sogno, località esotiche e capitali affascinanti. Queste sono le mete turistiche che il viaggiatore mette in agenda appena può sfuggire alla routine del lavoro e degli impegni. In occasione delle vacanze di Natale, le agenzie di viaggio sono prese d’assalto e ogni posto disponibile in aereo, treno o nave è ormai prenotato. Ma se da un lato l’entusiasmo per le vacanze natalizie è più che giustificato, non bisogna sottovalutare che molto spesso le mete delle nostre vacanze possono nascondere pericoli a cui non sempre si da la giusta valutazione.

È proprio per questo che il Ministero degli Affari Esteri, per prevenire qualsiasi rischio in cui dovesso incorrere gli ignari viaggiatori, mette a loro disposizione il sito www.dovesiamonelmondo.it.

Si tratta di un servizio che consente agli italiani che si recano temporaneamente all'estero di segnalare, su base volontaria, i dati personali, al fine di permettere all'Unità di Crisi della Farnesina, nell'eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di pianificare con maggiore rapidità e precisione interventi di soccorso. In tali circostanze di particolare gravità è evidente l'importanza di essere rintracciati con la massima consentita tempestività e, se necessario, soccorsi.

È possibile effettuare le segnalazioni nella banca dati del sito www.dovesiamonelmondo.it a partire da 30 giorni prima del viaggio. I dati sono automaticamente cancellati 2 giorni dopo la data di fine viaggio indicata.

I dati, assicura la Farnesina, verranno utilizzati solo in casi di comprovate e particolarmente gravi emergenze come le grandi calamità naturali, gli attentati terroristici, le evacuazioni, etc. e, precisa, esclusivamente a fini istituzionali, per consentire cioè di essere rintracciati in casi di emergenze di particolare entità e gravità.

La segnalazione del viaggio da parte di un connazionale non comporta per il Ministero Affari Esteri obblighi aggiuntivi rispetto a quanto previsto dalla vigente normativa in materia di assistenza ai connazionali all'estero e non implica un trattamento diverso rispetto a quanti non si sono registrati. La segnalazione inoltre non comporta alcun obbligo aggiuntivo per il connazionale che la effettua.

Il servizio è riservato ai cittadini italiani, ma, ricordano dal ministero, la segnalazione non è considerata una prova del possesso della cittadinanza italiana.

Per gli italiani che risiedono all'estero, la segnalazione è consigliabile qualora si rechino in un Paese estero diverso da quello di residenza anagrafica.

(aise)