NAPOLI, 20 settembre 2006. - Dopo l'entusiasmante abbraccio con i napoletani all'Arena Flegrea, dove ha chiuso la sua tournee ed ha festeggiato i 15 anni di attività dell’Orchestra Italiana, il 14 settembre scorso Renzo Arbore ha ricevuto dal presidente della Provincia di Napoli, Dino Di Palma, una targa che gli riconosce il ruolo di "grande ambasciatore della musica italiana e napoletana in Italia e nel mondo".

"Renzo Arbore è, insieme, un prezioso ambasciatore della nostra tradizione melodica e un fine jazzista, un uomo legato alla grandezza del passato e, al tempo stesso, un "uomo nuovo", capace di rinnovarsi continuamente attraverso il confronto con il mondo che gli gravita intorno", ha dichiarato Di Palma.

"Colto e comunque popolare, Arbore è capace di parlare il linguaggio del jazz e quello della gente, coniugando in modo impeccabile allegria e sentimento, ironia e contenuto sociale. Ecco perchè", ha concluso Di Palma, "la sua proposta musicale è capace di attraversare trasversalmente le generazioni, mettendo insieme padri e figli, nonni e nipoti; tutti indistintamente travolti dalla forza comunicativa di un artista ormai da tempo figlio legittimo e riconosciuto della nostra terra".

D’altronde il legame di Arbore con la città di Napoli nasce da lontano: "da bambino sentivo i muratori foggiani cantare le canzoni napoletane e mia madre teneva in casa un libro con le più importanti melodie partenopee", ha ricordato l’artista, nato a Foggia ma napoletano d’adozione. "Le canzoni napoletane hanno un carattere di internazionalità unico, perfino giapponesi e cinesi le cantano. Per questo, abbiamo deciso di portare il nostro show in Cina all'inizio del 2007".

Commosso il ricordo di Roberto Murolo, al quale l'artista foggiano ha dedicato un momento molto intenso nella serata dell'Arena Flegrea. "È stato un grande onore avere un maestro come lui", ha osservato Arbore, che in conferenza stampa ha annunciato inoltre l'uscita di una collana video che raccoglierà le sue più significative apparizioni televisive ed alcune "chicche inedite".