21 dicembre 2006. - «Lo Stato deve acquisire una maggiore consapevolezza del ruolo determinante svolto dalla lingua italiana nel mondo, e in particolare nei Paesi dell'Est europeo dove, come risulta dai dati contenuti nell'Annuario 2006, la domanda d'italiano è in continua crescita». Così l'Ambasciatore Bruno Bottai, Presidente della "Dante", ha dato inizio alla presentazione dell'Annuario 2006 della Società Dante Alighieri tenutasi il 21 dicembre scorso a Roma in Palazzo Firenze.

All'incontro capitolino hanno preso parte i curatori del volume, il Consigliere Paolo Peluffo, Capo Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio e il prof. Luca Serianni, docente di Storia della Lingua Italiana all'Università di Roma "La Sapienza", il dott. Gianluca Comin, Direttore Comunicazione dell'ENEL e gran parte degli autori delle 17 schede-Paese contenute nell'Annuario provenienti dai Paesi coinvolti nella ricerca.

«Per l'ENEL è motivo di orgoglio affiancare la Società Dante Alighieri nel comune intento di diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo - ha spiegato il Direttore Comin - e l'Annuario costituisce solo il primo di una serie di progetti che saranno concretizzati nei Paesi dell'Est europeo, tra cui incontri, dibattiti e convegni».

All'intervento del Direttore Comunicazione dell'ENEL, ente che ha contribuito attivamente alla realizzazione dell'Annuario 2006, ha fatto seguito quello dei due curatori: il Consigliere Peluffo, che ha messo in risalto da un lato il valore aggiunto dell'ENEL, azienda capace di farsi strumento attivo di comunicazione culturale e dall'altro il dovere del sistema-Italia di non sottovalutare l'importante funzione svolta dalla lingua e dalla cultura italiana all'estero, e il prof. Serianni, che ha sottolineato la necessità di alimentare costantemente l'interesse suscitato dal nostro idioma nel mondo.

Significativa anche la relazione del Consigliere Maria Destro Bisol, Capo Ufficio I della Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Ministero degli Affari Esteri, che ha evidenziato il costante impegno profuso dalle rappresentanze diplomatiche all'estero, Istituti Italiani di Cultura e Ambasciate.

La mattinata è proseguita con la Tavola Rotonda moderata dal Segretario Generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi, che, dopo aver elogiato il lavoro didattico svolto dalle Università per Stranieri, ha aperto la seconda parte dei lavori, durante la quale si sono alternati gli interventi della prof.ssa Jacqueline Risset, dell'Univesità di Roma Tre, che ha attribuito all'italiano la capacità unica di essere «lingua universale in grado di interagire, a differenza degli altri idiomi, con tutte le discipline», del prof. Piero Boitani, docente di Letterature Comparate all'Università di Roma "La Sapienza", che ha ribadito la grande attenzione riservata a Dante Alighieri da studenti e docenti di tutto il mondo, in particolare in Cina, del dott. Francesco Ernani, Sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma e del Maestro Alessio Vlad, Direttore artistico del Teatro di San Carlo di Napoli, i quali hanno commentato il successo del "teatro musicale" emerso dal sondaggio IPSOS "Gli italiani e la musica" riportato nell'Annuario.

Il terzo momento della manifestazione romana è stato introdotto dal prof. Alberto Casadei, che ha illustrato il programma di massima delle celebrazioni previste dalla Società Dante Alighieri nel 2007 per festeggiare il centenario di Giosue Carducci, tra cui il 78° Congresso Internazionale che si svolgerà a Roma alla fine del mese di settembre.

«Carducci è stato determinante per l'unificazione e la crescita del nostro Paese - ha affermato Casadei - e la sfida di riportare alla ribalta le sue poesie con letture ed incontri a tema sarà ancora più impegnativa di quella affrontata, e vinta, lo scorso anno con Giovanni Pascoli».

La presentazione si è conclusa con le letture di celebri versi carducciani eseguita da alcuni giovani allievi dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico", nell'occasione rappresentata dal regista teatrale Giuseppe Bevilacqua, che ha definito le proposte carducciane previste dalla Società Dante Alighieri per il 2007 «una preziosa opportunità per cimentarsi con una lettura moderna e difficile».