23 febbraio 2007. - In qualità di comandante di un piccolo bastimento chiamato “Clorinda”, Giuseppe Garibaldi arrivò nella città russa di Taganrog nel 1831 e nel 1833. In un’osteria presso il porto egli conobbe alcuni esuli italiani appartenenti alla “Giovane Italia” e proprio in seguito alle conversazioni con questi compatrioti, contemplò un’analisi più completa della situazione italiana e cominciò a pianificare una strategia di lotta che portasse all’unificazione della patria.

Oggi, a distanza di circa 170 anni e nell’anno in cui si festeggia il bicentenario della nascita, l’“eroe dei due mondi” torna idealmente a Taganrog quale simbolo degli intensi legami storici e culturali che da tempo uniscono Russia e Italia. Il Comitato della Società Dante Alighieri impegnato a Rostov sul Don per diffondere la lingua e la cultura italiane ha infatti promosso la realizzazione di un monumento a Garibaldi, progettato dall’Arch. Slava Koslov e dallo scultore David Begalov, che sarà inaugurato a Taganrog nel prossimo mese di settembre nell’ambito delle celebrazioni del 70° anniversario della regione Rostovskaja durante una giornata dedicata interamente all’Italia.

Alla cerimonia interverranno le autorità cittadine, guidate dal Sindaco Nikolaj Fedjanin, i rappresentanti di numerosi imprenditori e istituzioni culturali russe, che hanno offerto il proprio sostegno all’iniziativa e il Segretario Generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi.

Taganrog, famosa per aver dato i natali ad A. Chekogv, è un porto sul Mare d’Azov, distante circa 50 km dal capoluogo Rostov e con quasi 200.000 di abitanti. Può essere considerata una delle città più “italiane” della Russia in quanto già nel 1247 negozianti genovesi esportavano vari prodotti dal porto di Tana, la futura Taganrog, e nel Quattrocento negozianti veneziani importavano dalla regione del Don. Il primo negoziante straniero che ha ottenuto il diritto di commerciare a Taganrog fu un italiano di origine serba. All’inizio del Novecento a Taganrog viveva una nutrita comunità italiana al punto da divenire sede del Consolato d’Italia. Una via della città si chiama ancora oggi Italianskaja ed un’altra è dedicata proprio a Garibaldi, a cui nel 1962 fu edificato il primo monumento. Oggi Taganrog, come molte città della Russia, ha intensi rapporti economici con l’Italia ed è sede di importanti industrie ad alto valore tecnologico e di importanti aziende di import-export.

Per ulteriori informazioni: www.dante-rostov.narod.ru , chigridi@mail.ru