Soluzioni concrete
per le pensioni all'estero
 l’on. Narducci (unione) ha incontrato il direttore generale dell’INPS.

ROMA, 24 maggio 2007. - "Sulla complessa materia delle pensioni pagate ai cittadini italiani residenti all’estero, l’INPS ha messo in cantiere numerose soluzioni ai problemi emersi in questi ultimi mesi, che, come noto, hanno suscitato reiterate proteste dei cittadini italiani emigrati e interventi politici a vario livello".

Queste le prime dichiarazioni di Franco Narducci, deputato della Margherita eletto in Europa, che quest’oggi ha incontrato il Direttore Generale dell’INPS, Vittorio Crecco.

A richiedere l’incontro lo stesso Crecco dopo che il deputato, in aprile, aveva presentato una interpellanza urgente in Parlamento cui il Governo aveva risposto in un modo che Narducci definì "assolutamente insufficiente".

Pur non lesinando critiche anche durante questo incontro, Narducci ha comunque commentato che "è senz’altro da valutare positivamente l’istituzione di un tavolo tecnico che si riunisca a cadenza ravvicinata per affrontare le problematiche aperte e monitorare regolarmente gli sviluppi e le difficoltà connesse con le nuove procedure di pagamento delle pensioni all’estero e con gli incarichi affidati ai nuovi pool bancari", ha aggiunto il parlamentare eletto all’estero che con Crecco si è soffermato su uno dei problemi più avvertiti dai nostri connazionali: le trattenute per commissioni bancarie.

In merito, l’Istituto di Previdenza aveva inoltrato una nota nelle scorse settimane in cui spiegava che tali somme sarebbero state rimborsabili. Il problema, ha sottolineato Narducci, è come: secondo il deputato, infatti, la questione non può essere risolta caricando tali procedure sulle spalle dei pensionati, che dovrebbero mettere in moto una mole impressionante di richieste e procedure amministrative, quando si potrebbe più facilmente chiederne ragione direttamente alle banche che hanno le cifre delle commissioni addebitate ai relativi destinatari.

"Positiva" per il deputato eletto in Europa, l’iniziativa dell’INPS per la ricostituzione della banca dati contenente le coordinate bancarie relative ai destinatari delle pensioni, "una operazione inderogabile per il funzionamento del nuovo sistema di pagamento, poiché – spiega Narducci - senza i codici bancari non è possibile attivare il pagamento in conto corrente". Al riguardo il Direttore Generale dell’INPS ha sottolineato gli sforzi che si stanno facendo per acquisire i formulari inviati agli assicurati e per la loro corretta compilazione.

Quello che il deputato ha chiesto all’Inps è poi un "impegno alto" al fine di "affrontare il problema del cambio adottato nel pagamento delle pensioni": in merito, Narducci ha sostenuto con forza che "al di fuori dell’area Euro si devono stabilire le condizioni Paese per Paese o per aree geografiche simili, poiché le prassi bancarie non consentono l’adozione di un unico metodo". Narducci non ha mancato di annotare come, in merito, ci sia oggi "pochissima trasparenza" e che "spesso i connazionali all’estero vedono decurtate le loro gia esigue rendite a causa di speculazioni sul cambio". Il Direttore Generale Crecco, dal canto suo, ha assicurato che l’INPS ha elaborato una serie di procedure concrete in tal senso, in parte già in essere e in parte da formalizzare.

Quanto alla spinosa questione dei decessi e delle restituzioni, dall’incontro è emersa una unità d’intenti per le risposte concrete da dare e per la chiarezza dovuta, poiché, è stato affermato, "interventi come quelli del Corriere della Sera sulle pensioni ai centenari generano sconcerto e discredito per le comunità italiane emigrate". Narducci, al riguardo, ha citato il caso degli averi dimenticati dai lavoratori italiani in Svizzera, giacenti sui conti delle banche elvetiche, che soltanto per una casualità vennero alla luce qualche anno fa. Analogamente, si dovrà accertare se importi dovuti ai pensionati deceduti all’estero non siano in giacenza presso le banche erogatrici.

In tema di accertamenti reddituali, il parlamentare eletto all’estero ha chiesto che si faccia chiarezza sulle persone che non hanno dato informazioni durante la campagna di accertamento e che continuano a percepire la rendita, mentre a quanti hanno ottemperato alla richiesta si chiede di restituire le somme "non dovute". Al riguardo, è stata richiamata la proposta di legge di cui è primo firmatario l’On. Marco Fedi, volta ad ottenere una sanatoria sugli indebiti pensionistici e sulla necessità di accelerare l’iter della legge stessa.

A conclusione dell’incontro, il Direttore Generale dell’INPS ha espresso la volontà di avere un incontro con tutti i parlamentari eletti all’estero. "Una proposta importante" ha commentato in proposito Narducci, "poiché consentirebbe di attivare un circuito di ascolto che copre l’intero pianeta".

 

(aise)