Tie break
per l'amore

Di Alejandra Daguerre.

 

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9 luglio 2011. - Mariana e Paolo sono insieme da alcuni anni. Sono due brave persone, come me e come te ... con molto da offrire, come tutti noi.

Tutti e due provenivano da storie d'amore precedenti, che —con grande sforzo— erano riusciti a chiudere per cominciare un nuovo e promettente capitolo della loro vita: la seconda vita da single.

Essere di nuovo single sembrava innervosirli un po', ma —comunque— si scoprirono durante una soleggiata domenica sportiva al club e, così, —tra palle e racchette— gli eventi si cominciarono a intrecciare: serate di seduzione, ricreazione e buona compagnia. L'amore era iniziato così ... come un gioco!

A poco a poco, e quasi senza accorgeresene, Mariana e Paolo avevano poi, però, iniziato un nuovo gioco, con altre esigenze, in uno scenario competitivo, dove i colpi al volo si erano trasformati in battute ad effetto e colpi a sorpresa (reclami, incapacità di buone risposte, discussioni, ecc.)

Una coppia che aveva cominciato una partita amichevole, in cui entrambi imparavano insieme, divertendosi e provocandosi benessere a vicenda, ha finito per essere guidata dall'ambizione di partecipare ai grandi campionati, di essere ampiamente riconosciuta ed apprezzata (non più tanto come coppia, quanto ciascuno dei due come giocatore individuale). Senza realmente volerlo, questi due "atleti dell’amore" sono finiti fronte a fronte. (Nota: neanche nel doppio giocano più dallo stesso lato).

Date le forti esigenze fisiche dei grandi tornei, anche i migliori giocatori soffrono infortuni. Mariana rimase lesionata, con prognosi di un lungo periodo di riabilitazione ... addolorata dai cambiamenti e dal fatto che (senza nemmeno riuscire a capire il perché) chi aveva scelto come obbiettivo del suo amore era diventato il suo più grande avversario.

Paolo non aveva notato le lesioni della sua compagna, ma era alle prese con i disagi che il suo proprio narcisismo gli stava provocando. Un grande atleta come lui, era rimasto senza il suo miglior rivale e non era più in grado di misurare la forza e l'effetto del suo spettacolare servizio, né di confrontare la resistenza dell’avversario al suo gioco strategico... e finì per giocare da solo contro un muro (o, meglio, isolato di fronte alla sua propria parete).

Non ha vinto nessuno. Non vince mai nessuno quando l’amore diventa una gara fra i due.

Lei fuori dal campo di gioco e lui subendo i rimbalzi dei suoi propri rovesci.

Vedete, Mariana e Paolo —come te e come me— hanno cominciato una promettente partita amichevole. Tra risate e racchette, fra giochi e amore. Senza sapere come o perché, l'hanno trasformata in una competizione spietata, dove le vittorie diventano personali e devastanti, dove dobbiamo affrontare l'avversario e schiacciarlo per poter classificare.

COPPIE - RIVALI ... qualcuno viene sempre ferito.

Non dimenticate che in tutti gli sport esistono le regole ed il fair play, ed un arbitro garantisce che vengano rispettate. Nelle nostre dispute domestiche, invece, siamo ancora governati dalla legge della giungla ...

Mariana e Paolo non sono i nuovi mostri dell'amore, sono semplici mortali che cercano affetto ... proprio come te e me ...

COPPIE - DISPARI ... nella competizione è valida la parità come risultato?

COPPIE IN COMPETIZIONE ... qualcuno vuole il secondo posto?

Quando il vincolo fra i due diventa una sfida, quando il partner si trasforma in un concorrente, quando giochiamo senza rispettare il fair play, quando ci ritroviamo lontani e feriti ... Tie Break per l'amore ...

 

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Di Alejandra Daguerre.

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*Alejandra Daguerre è nata a Buenos Aires, dove vive e lavora. Laureatasi in Psicologia nel 1990 all’Università del Salvador nella capitale argentina, ha dapprima lavorato nella Fondazione Argentina per la Lotta contro il Mal di Chagas, nel dipartimento di Psicologia, poi per tre anni presso il Ministero del Lavoro e della Sicurezza sociale (interviste di preselezione, programmi di reinserimento lavorativo e tecniche di selezione del personale), poi dal 1994 al 1999 nella selezione del personale per l’Università di Buenos Aires.

Dal 2003 al 2009 ha lavorato presso l’Istituto di Estetica e Riabilitazione Fisica “Fisiocorp”, dipartimento di Psicologia, nel trattamento psicologico di pazienti con malattie croniche e pazienti in riabilitazione fisica a lungo termine. Dal 1991 opera in attività libero-professionale nel campo della psicologia clínica, per adolescenti e adulti, con metodiche di psicoanalisi e con ricorso all’arte-terapia e terapia occupazionale, utilizzando l'arte come elemento di catarsi terapeutica.

 

(alejandra daguerre / puntodincontro)

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9 de julio de 2011. - Mariana y Paolo están en pareja hace varios años. Son dos buenas personas, como vos y como yo…con mucho para dar, como cualquiera de nosotros.

Los dos venían de otras historias de amor, que con éxito y bastante esfuerzo habían logrado cerrar, para empezar un nuevo y prometedor capítulo en sus vidas: “la segunda soltería”.

Parece que el estar solos nuevamente nos pone un poco inquietos. En un soleado y deportivo domingo de club se descubrieron, y entre raquetas y peloteos se fueron encadenando los hechos: tardes de seducción, recreación, y buena compañía. El amor comenzó así…como un juego!

De a poco, y casi sin advertir el cambio de dirección Mariana y Paolo iban entrando en otro juego, con otras exigencias, en un escenario competitivo, donde los buenos pases se iban transformando en pases con efecto, “pases de facturas”, (reclamos, imposibilidad de dar buenas respuestas, discusiones, etc.)

Una pareja que comenzó siendo un juego amable, donde ambos se divertían aprendiendo y se generaban mutuamente un “buen-estar”; terminó impulsada por la ambición de jugar en las grandes ligas, de ser ampliamente reconocidos y valorados (cada uno desde su juego individual), y sin querer estos “deportistas del amor” terminaron enfrentados.

(Nota: ya ni siquiera en dobles juegan del mismo lado).

Por lo general y debido a las fuertes exigencias físicas que tienen los grandes torneos, en algún momento hasta los mejores jugadores del ranking sufren lesiones. Mariana quedó lesionada, con mucho por rehabilitar…dolorida por los cambios y porque (todavía sin entenderlo) su mejor contrincante terminó siendo quién había elegido para amar.

Paolo no reparó en la lesión de su mujer, pero sí en la lastimadura de su narcisismo. Un excelente deportista como él, quedó sin su mejor rival, quedó sin poder medir la fuerza y el efecto de sus saques, quedó sin poder cotejar la resistencia que plantea su estratégico juego…y terminó peloteando solo en el frontón (o enfrentado a su propio paredón).

NINGUNO GANÓ…nadie gana cuando el amor es competencia.

Una quedó fuera de juego, otro soportando los rebotes de sus propios reveces.

¿Se dan cuenta? Mariana y Paolo, como vos y como yo; empezaron un prometedor juego amistoso entre risas y raquetas, de recursos lúdicos y amorosos. Sin saber cómo ni por qué, lo transformaron en una competencia, donde los triunfos son personales y demoledores, donde hay que enfrentarse al rival y aplastarlo para poder clasificar.

PAREJAS – RIVALES…alguien sale lastimado.

No olvidemos que en todos los circuitos hay reglamento y fair-play, y un juez garantiza su cumplimiento. En nuestras disputas y competencias domésticas todavía seguimos regidos por la ley de la selva …

Mariana y Paolo no son los nuevos monstruos del amor, son simples mortales con ganas de amar…como vos y como yo…

PAREJAS – DES-PAREJAS … ¿En la contienda es válido el empate?

PAREJAS EN COMPETENCIA … ¿Alguien quiere el segundo puesto?

Cuando el vínculo se nos transforma en competencia; cuando nuestra pareja se torna un contrincante; cuando jugamos sin respetar el fair play; cuando nos descubrimos lejos y lastimados … Tie break para el amor …

 

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De Alejandra Daguerre.

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*Alejandra Daguerre Nació en Buenos Aires, donde vive y trabaja. Se graduó en Psicología en 1990 en la Universidad del Salvador de Ciudad de Buenos Aires (Argentina).

Trabajó en la Fundación Argentina de Lucha contra el Mal de Chagas, en el Departamento de Psicología y durante tres años en el Ministerio del Trabajo y Seguridad Social (entrevistas de preselección, programas de reinserción laboral y selección del personal), Desde 1994 hasta 1999 se desempeño en el Departamento de Graduados de la Universidad de Buenos Aires, en areas de RRHH y Capacitación.

De 2003 a 2009 trabajó en el Instituto de Estética y Rehabilitación Física "Fisiocorp", en el tratamiento psicológico de pacientes con enfermedades crónicas y en pacientes de rehabilitación física a largo plazo. Desde 1991 trabaja por cuenta propia en el campo de la psicología clínica para adolescentes y adultos, con métodos psicoanalíticos, y de arte-terapia.

 

(alejandra daguerre / puntodincontro)

Quando il vincolo
fra i due
diventa una sfida