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Ma adesso, superati i riti ufficiali delle celebrazioni, mi rendo conto che nessuno dice più "felice anno nuovo". Cosa ci succede? ... Sarà che il ritmo frenetico della vita ci fa sentire che solo poche settimane dopo l'inizio del calendario è già troppo tardi per augurarcelo?
Secondo me, l'anno è appena iniziato:
festeggiamenti ed auguri non possono limitarsi ad un solo giorno, ad un
brindisi o a un tempo che scade il giorno dopo; la nostra energia psichica
ha appena chiuso il lungo capitolo dell'anno precedente e siamo tutti in
procinto di iniziare un nuovo ciclo colmo di aspettative ... per cui mi alzo
per augurare a tutti
Desidero davvero che ognuno di noi possa guardarsi indietro per chiudere i capitoli in sospeso, quelli che sono rimasti a metà lettura. Dobbiamo sforzarci per mettere parole al silenzio, alla quiete, alle frasi omesse cui abbiamo detto di no per paura degli impegni. Dobbiamo dare quella risposta tanto attesa ammettendo gli errori, chiedendo scusa, riconoscendo i meriti e cercando di comprendere le idee degli altri, ringraziando ... insomma, chiudendo ciò che non abbiamo terminato per poter avanzare più leggeri e senza debiti. Vorrei veramente che generassimo spazi di vita meno indifferenti, che imparassimo a chiedere aiuto e ad aiutare, che non costruissimo legami solo per paura della solitudine, che creassimo relazioni basate sullo scambio, senza fusioni né simbiosi, senza situazioni di violenza o di minaccia, lontane dalla manipolazione e dalla dipendenza ... insomma, che riuscissimo a mettere fine alle lotte per trovare le vere affinità e poter avanzare senza scogli. Vorrei davvero che risvegliassimo alla vita per vivere con sensibilità, che abbandonassimo le vecchie abitudini per iniziare quest’anno da un posto nuovo, da un punto di vista innovativo dove si incontrano l'esperienza acquisita con il desiderio di essere persone migliori, di continuare a crescere e ad incoraggiare coloro che hanno ancora bisogno del nostro appoggio, in modo che possano realizzare i loro sogni. Vorrei che tutti noi vivessimo il principio dell’anno come un punto di partenza per il rinnovamento. Questo è solo l’inizio, i nostri motori ruggenti hanno appena lasciato i box e si avviano verso la pista. Sentite l’adrenalina? Procuriamoci un anno meraviglioso, mettiamocela tutta, pensiamo in grande e auguriamo al prossimo ciò che vogliamo per noi stessi... se tutti ci sforziamo per ottenere il meglio provocheremo un grande cambio. Facciamo luce con i nostri desideri e ci ritroveremo davanti un promettente 2013. Auguri!
_____________________________________ *Alejandra Daguerre è nata a Buenos Aires, dove vive e lavora. Laureatasi in Psicologia nel 1990 all’Università del Salvador, ha dapprima lavorato nella Fondazione Argentina per la Lotta contro il Mal di Chagas, dipartimento di Psicologia, poi per tre anni presso il Ministero del Lavoro (interviste di preselezione, programmi di reinserimento lavorativo e tecniche di selezione del personale). Dal 1994 al 1999 si è occupata della selezione del personale per l’Università di Buenos Aires e dal 2003 al 2009 —presso l’Istituto di Estetica e Riabilitazione Fisica “Fisiocorp”— ha trattato psicologicamente pazienti con malattie croniche e pazienti in riabilitazione fisica a lungo termine. Dal 1991 opera in attività libero-professionale nel campo della psicologia clínica, per adolescenti e adulti, con metodiche di psicoanalisi e con ricorso all’arte-terapia e terapia occupazionale, utilizzando l'arte come elemento di catarsi terapeutica.
(alejandra daguerre / laura barral / puntodincontro / traduzione all'italiano di alejandra daguerre e massimo barzizza)
Ahora pasados los rituales oficiales de cada celebración y me pongo a observar que ya nadie menciona “feliz año nuevo”. Me pregunto qué nos pasa… ¿Será que el ritmo acelerado de vida nos hace sentir que apenas unas semanas después del comienzo del calendario es tarde para saludarse?
Yo creo que el año recién empieza, que la celebración y los buenos augurios
no pueden circunscribirse solo a un día, o un brindis, o un momento que
caduca al día siguiente; que nuestra energía psíquica apenas ha cerrado un
largo capítulo del año anterior, y que recién se dispone a comenzar un nuevo
ciclo pleno de expectativas…así que me pongo de pie para desearles
Deseo fuertemente que generemos espacios de vida menos indiferentes; que sepamos pedir ayuda y que aprendamos a ayudar; que no armemos vínculos por el temor a la soledad; que fundemos relaciones en el sano intercambio, sin fusiones ni simbiosis; sin situaciones violentas o amenazantes, lejos de la manipulación y la dependencia…en fin, terminar con los forcejeos para encontrar las verdaderas afinidades y avanzar sin escollos. Deseo fuertemente que despertemos a la vida, a vivir con sensibilidad, a soltar los viejos hábitos para despuntar el nuevo año realmente desde un lugar nuevo, desde un punto de vista innovador donde pueda confluir lo aprendido (la experiencia ganada) con las ganas de ser mejores personas; de seguir creciendo y de impulsar sanamente a aquellos que aún les les falta, para que con nuestro aliento puedan realizar sus sueños. Deseo que todos vivamos este comienzo de año como un punto de partida renovador. Esto recién comienza, nuestros motores rugientes apenas dejaron boxes y están ávidos de pistas. ¿Pueden sentir la adrenalina? Propongo que cada uno desee para sí mismo un muy buen año, que le ponga todo lo mejor, que piense en grande; y que hagamos el ejercicio de desearle a nuestro prójimo lo mismo que queremos para nosotros…si todos convocamos lo mejor habrá un gran cambio. Pongamos luz a través de nuestros deseos y tendremos por delante un prometedor 2013. ¡Felicidades!
_____________________________________ *Alejandra Daguerre Nació en Buenos Aires, donde vive y trabaja. Se graduó en Psicología en 1990 en la Universidad del Salvador de Ciudad de Buenos Aires (Argentina). Trabajó en la Fundación Argentina de Lucha contra el Mal de Chagas, en el Departamento de Psicología y durante tres años en el Ministerio del Trabajo y Seguridad Social (entrevistas de preselección, programas de reinserción laboral y selección del personal). Desde 1994 hasta 1999 se desempeñó en el Departamento de Graduados de la Universidad de Buenos Aires, en areas de RRHH y Capacitación. De 2003 a 2009 trabajó en el Instituto de Estética y Rehabilitación Física "Fisiocorp", en el tratamiento psicológico de pacientes con enfermedades crónicas y en pacientes de rehabilitación física a largo plazo. Desde 1991 trabaja por cuenta propia en el campo de la psicología clínica para adolescentes y adultos, con métodos psicoanalíticos, y de arte-terapia.
(alejandra daguerre / puntodincontro / traducción al italiano de alejandra daguerre y massimo barzizza)
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