Australia, il giorno di Melandri
In un GP condizionato dalla pioggia (al nono giro i piloti hanno cambiato la moto da asciutto) trionfa il ravennate. Rossi 3°, Hayden 5°. Reclamo Honda contro Vale poi rientrato.

PHILLIP ISLAND (Australia), 17 settembre 2006 - Marco Melandri splendido vincitore, Valentino Rossi indomito terzo, Nicky Hayden quinto ma leader iridato sempre più fortunato. Sono loro i protagonisti di un GP d’Australia diviso in due per colpa della pioggia. Si è partiti in condizioni di semi-asciutto, ma dopo nove giri l’acqua ha costretto tutti al cambio di moto, inaugurando così la nuova regola del flag to flag.

E così si deve letteralmente parlare di due corse in una. Perché nella prima parte di gara Hayden, che partiva dalla pole, si è ritrovato subito 16esimo, Rossi più avanti ma intruppato. Però al quinto passaggio il pesarese ha indossato in diretta il costume di Superman e ha infilato un recupero da leggenda passando da ottavo a secondo in poche curve dietro a Nakano, fin lì velocissimo.

Con Hayden lontano, tutti a pensare al colpaccio ormai maturo, quando la pioggia è scesa copiosa. Sarebbe ingiusto dire per aiutare Nicky, ma è innegabile che, senza l’acqua, oggi Rossi lo avrebbe costretto all'angolo. Invece tutti ai box per montare al volo sulle moto da bagnato e via in pista per il secondo GP. Dove sono scappati Sete Gibernau con la Ducati, però presto raggiunto e superato da un eccezionale Marco Melandri e da Chris Vermeulen con la Suzuki. Melandri ha progressivamente allungato, l’australiano lo ha seguito senza poterlo contrastare, Gibernau si è allontanato.

Rossi ha faticato a trovare il ritmo con la nuova moto per il bagnato e dietro di lui si è incollato Hayden, evidentemente più a suo agio in queste condizioni che non con l’asciutto. Così lo statunitense ha saggiamente deciso di marcare Vale a uomo per non perdere troppi punti e lasciare quasi invariato il distacco in classifica. Rossi però ha lottato, e mentre Melandri e Vermeulen sono andati a tagliare il traguardo in scioltezza, l’iridato si è liberato dalla morsa, ha raggiunto Gibernau e lo ha passato sul rettilineo dell’ultimo giro guadagnando il podio e 5 punti su Hayden.

Nell'immediato dopo-gara anche un piccolo giallo con un reclamo della Honda contro lo stesso Rossi perché a loro dire nel finale il pesarese avrebbe effettuato un sorpasso in regime di bandiere gialle ai danni dell'australiano Stoner. In conferenza stampa, prima Rossi ci ha scherzato su ("In Italia si dice chi fa la spia non è figlio di Maria"), poi ha spiegato: "Fin dal giro di ricognizione c'era un commissario che sventolava la bandiera gialla senza motivo e io l'ho fatto presente ad Uncini, responsabile della sicurezza. In quelle condizioni non era facile vedere tutto". Alla fine però i giapponesi hanno lasciato perdere. Ora le lunghezze di vantaggio di Hayden sono 21, 32 quelle su Pedrosa (oggi 15°) e Melandri. A tre gare dalla fine tutto può ancora accadere.