Tutti i toni del jazz
in Emilia Romagna

Per tre mesi in una ventina di località l'ottava edizione della rassegna
per scoprire le molteplici sfaccettature di un genere musicale

24 febbraio 2007. - Tutte le strade del jazz portano in Emilia Romagna. Per tre mesi, i nomi più importanti del panorama italiano e internazionale si alterneranno in una ventina di località della regione per l'ottava edizione del festival Crossroads. Un nome che è un'esplicita dichiarazione d'intenti. Oltre a essere "spalmata" su buona parte del territorio regionale, la manifestazione offre una rassegna quanto mai variegata di tutte le declinazioni del genere musicale, da quello più "puro", alle versioni contaminate con la musica etnica, dai recital solistici ai gruppi, dai giovani talenti alle vecchie glorie.

"Crossroads nel suo piccolo mondo rispecchia il grande mondo del jazz, con le sue sfumature e contaminazioni in altri generi musicali, evidenziando il modo di essere del jazz: democratico e solidale - spiega la direttrice artistica Sandra Costantini - la musica è un linguaggio universale, un modo di affrontare la vita".

Si parte da Piacenza sabato 24 febbraio, col duo formato da Paolo Fresu e Uri Caine (tromba e pianoforte), per finire il 27 maggio con Gianluca Petrella e la Cosmic Music Orchestra. Nel mezzo, un cartellone con ben 46 date e diverse "anime".

Per chi ama le contaminazioni tra diversi generi musicali, da segnalare il concerto con Dee Dee Bridgewater accompagnata da un ensemble di cantanti e strumentisti del Mali. Il pianista sudafricano Abdullah Ibrahim martedì 10 aprile propone un mix di jazz e melodie di ispirazione folclorica. L'Afro Caribbean Jazz All Stars del pianista Eddie Palmieri è protagonista del concerto in programma il 25 aprile a Imola. La performance del 14 maggio del clarinettista bulgaro Ivo Papasov promette di far fare una brusca virata verso il profondo Est europeo grazie alla presenza sul palcoscenico di una wedding band.

Non meno ricco il filone dedicato alle grandi signore della musica, dalla Bridgewater di cui si è già detto al gruppo di sassofiniste delle Tiptons, dalla cantante Rita Botto alla trombonista Sarah Morrow, dal duo voce-pianoforte di Nada e Rita Marcotulli (18 aprile a Modena) al concerto del gruppo di Carla Bley (ospite Paolo Fresu) in programma il 12 maggio a Rimini.

Numerosi gli appuntamenti dedicati a chi ama il jazz made in Italy: oltre alla tromba di Fresu e a Petrella, il sassofono di Daniele D'Agaro, il progetto "Il circo" di Raffaello Pareti e Antonello Salis, Roberto Gatto, Francesco Cafiso, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Stefano Bollani, Enrico Rava. In chiusura, un duetto tra Danilo Rea e Luis Bacalov (21 maggio).

Per le iniziative collaterali, in programma due seminari: il workshop di batteria con Han Bennink e quello di pianoforte con Danilo Rea.

Info: http://www.crossroads-it.org/.

 

Da Repubblica.it