Piemonte, sono già 15 le DOCG
Approvazione all’unanimità del Comitato Vitivinicolo Nazionale il 27 gennaio
per il Dolcetto di Diano d'Alba. Di Gigi Pellissier.

La DOC Dolcetto di Diano D’alba è diventata DOCG, con l’approvazione all’unanimità del Comitato Vitivinicolo Nazionale il 27 gennaio.

La DOCG “Dolcetto di Diano d’Alba” o “Diano d’Alba” ha attualmente un superficie di circa 300 ettari con una produzione rivendicata di circa 8000 ettolitri e interessa il territorio del Comune di Diano. Con quest’ultimo riconoscimento la nostra Regione porta a 15 le sue DOCG, mentre sono 46 le DOC.

Si tratta di un riconoscimento importante e atteso – afferma l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco Il dolcetto di Diano era da trent'anni una denominazione d’origine e ha una storia produttiva e commerciale che trova origine in tempi ancora più lontani. Oggi compie un passo avanti significativo, andando a collocarsi nell’elenco delle nostre eccellenze DOCG, e potrà fregiarsi anche delle menzioni geografiche “Sorì”, finora riservate a Barolo e Barbaresco.

In questo contesto, mi auguro che campagne di promozione e nuovi riconoscimenti possano sostenere sui mercati un vitigno come il Dolcetto, che insieme al Barbera rappresenta una delle denominazioni più estese in Piemonte .”

Dopo le menzioni geografiche inserite nella modifica della DOCG Barolo e Barbaresco, anche per questa denominazione si inseriscono nel disciplinare di produzione le “menzioni geografiche aggiuntive”: le uve per le quali si rivendica la “menzione geografica aggiuntiva” devono essere prodotte esclusivamente da vigneti ricadenti nella zona dalla quale prendono il nome.

Le menzioni geografiche del Diano saranno indicate in etichetta come “Sorì” ,dal dialettale “soleggiato”, nome proveniente da un progetto di individuazione delle zone più vocate per la viticoltura, presenti sul territorio del Comune di Diano d’Alba.

 

Gigi Pellissier.