Il caldo mette a rischio

placenta e feto
Le alte temperature estive possono provocare una rischiosa carenza di liquido amniotico.

Le alte temperature estive possono provocare una rischiosa carenza di liquido amniotico.

1 agosto 2009. - Già sopportare il caldo quando si è in gravidanza, magari agli ultimi mesi, non è facile. Ma se le alte temperature possono anche diventare pericolose per il feto e la mamma, allora è meglio cercare di correre ai ripari.

Questo è quello che suggeriscono i ricercatori israeliani della Ben-Gurion University of the Negev (BGU), i quali affermano che durante i mesi estivi vi sia una maggiore incidenza di casi di insufficienti livelli di liquido amniotico a causa della disidratazione. Questa situazione viene definita "oligoidramnios".

Il liquido amniotico è composto d'acqua per il 97%. Contiene sali minerali e altre sostanze essenziali per la crescita del feto. È l'acqua in cui "nuota" il feto per 9 mesi e che lo protegge dall'ambiente esterno e dai pericoli ad esso associati. Per questo motivo è molto importante che questo liquido sia sempre a livelli adeguati.

I ricercatori israeliani hanno condotto lo studio proprio per verificare se il caldo estivo possa essere un fattore di rischio oligoidramnios. Per fare questo hanno analizzato, presso il Soroka University Medical Center a Beer-Sheva, i dati relativi alle gravidanze portate a termine tra i mesi di maggio e agosto dal 1988 fino al 2007, da pazienti con oligoidramnios.

Escludendo i casi relativi ad altri fattori come rottura prematura delle acque, malformazioni e altri fattori, i ricercatori hanno analizzato i casi di oligoidramnios verificatisi nei mesi estivi per confrontarli con quelli verificatisi durante il resto dell'anno.

Dai dati ricavati è emerso che, durante il periodo di studio, ci sono stati 191.558 parti. Di cui 4.335 con una diagnosi oligoidramnios. Di questi 1.553 si sono avuti durante i mesi estivi, mentre i rimanenti 2.782 durante tutto il resto dell'anno. I dati percentuali mostrano che l'incidenza di bassi livelli di liquido amniotico si verificano maggiormente durante i mesi estivi: si parla di un 2,5% contro un 2,1% circa.

A motivo di ciò, i ricercatori suggeriscono che le donne in gravidanza dovrebbero bere almeno 10 bicchieri d'acqua al giorno durante i mesi estivi, ed evitare il sole diretto, per scongiurare il rischio di oligoidramnios determinato da disidratazione.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sul "Archives of Gynecology and Obstetrics".

(lm&sdp)

 

(La Stampa)