La primavera, che fatica!

Si risvegliano la natura e i sensi, ma spesso ci si sente ancora più stanchi di prima.
Le cause e i rimedi.

Si risveglia la natura e i sensi, ma spesso ci si sente ancora più stanchi di prima. Le cause e i rimedi.13 aprile 2009. - È primavera, le giornate si allungano, i primi tepori invitano ad uscire ad essere più attivi. Ma, spesso, contemporaneamente alla "voglia di fare" accusiamo stanchezza, nervosismo.

Per comprendere meglio cosa accade e perché ci siamo rivolti a un esperto, la naturopata e iridologa Barbara Gabrielli.

Perché in primavera ci si sente più stanchi e, a volte, nervosi?

«Perché si arriva dalla “pesantezza” dell’inverno, spesso dopo aver mangiato un eccesso di carboidrati ricchi di glutine (prodotti da forno, farine bianche), grassi saturi, zuccheri semplici, latticini. L’effetto è un surplus di muco nel corpo, sistema linfatico rallentato, intestino bloccato.

A questo, il più delle volte si aggiunge un eccesso di stress per il troppo lavoro, penuria di sonno ristoratore (quello prima delle ore 24,00), scarsa ossigenazione degli organi e tessuti per carenza di attività fisica aerobica.

La primavera, periodo della trasformazione e del ricambio della natura, è il momento in cui il fegato è più sollecitato dal ripulire dalle tossine invernali che gli arrivano da stomaco, milza, pancreas, intestino tenue e grande intestino. Il fegato quindi risentirà del cattivo funzionamento di questi organi».

«Perché nervosi? In energetica cinese la primavera è associata, da un punto di vista evolutivo, all’adolescenza. L’aspetto emozionale è la reattività, la collera; il suono è 'il grido' – nella medicina occidentale noi diremmo che i soggetti in difficoltà epatica hanno una risposta inadeguata allo stress con aumentato rilascio di catecolamine spesso all’origine di risposte comportamentali aggressive».

Cosa possiamo fare per sentirci meglio?

«Per sentirci meglio dobbiamo:

    Alimentarci correttamente masticando a lungo per assimilare l’energia che ci regalano i cibi crudi, vivi, colorati come germogli, la frutta, verdura, cereali tutti di coltivazione biologica. Cibi ricchi di pro-vitamina A (beta-carotene), magnesio, zinco, selenio, vitamina C, vit. E, vitamine del gruppo B che riequilibrano il sistema nervoso;

    Esporci alla luce del sole. La luce solare è un potente antidepressivo; in nord Europa i depressi vengono curati con lampade che riproducono lo spettro della luce del sole;

Concederci il giusto riposo rispettando la cronobiologia ormonale: cena entro le ore 20,00 per permettere all’organismo di attuare i processi di detossinazione della matrice cellulare senza il peso della digestione;

     Praticare un’attività fisica aerobica regolare 1 ora tre volte la settimana o, meglio ancora, 40’ tutti i giorni: essa aumenta e rende più sensibili i ricettori dell’insulina regalandoci il buon umore tanto quanto gli antidepressivi (ma senza i loro pericolosi effetti collaterali);

     Praticare ogni giorno la meditazione o almeno la respirazione diaframmatica profonda – la meditazione regolare aumenta l’ottimismo, la concentrazione, la memoria, regola la funzionalità del sistema nervoso simpatico/parasimpatico (aggressività/stanchezza)».

Quali rimedi possono fare al caso?

«I rimedi vanno individualizzati e seconda della costituzionalità del soggetto.

Per la depurazione: carciofo, tarassaco, olio essenziale di limone, cardo mariano, desmodio, bardana, fumaria, betulla, aloe, ginepro MG, rosmarino MG, crisatellum americanum.

Per la stanchezza: schizandra, radiola, eleuterococco, whitamnia sonnifera, morinda citrifolia (noni).

Per il nervosismo e stanchezza: Magnesio orotato (che blocca l’increzione di catecolamine, vitamine del gruppo B, specialmente la B6 che agisce in sinergia con il magnesio, l’aminoacido L-taurina, detossinante riequilibrante, il triptofano e alcuni fiori di Bach: Holly per vincere la collera e la gelosia, Beech per superare il criticismo esasperato, Impatiens per l’impulsività e la reattività, Willow per l’autocommiserazione e la colpevolizzazione costante di chi ci sta intorno, Walnut per il momento di passaggio tra l’inverno e la primavera. Hornbeam per la mancanza di entusiasmo nel dedicarsi ai propri compiti, Schlerantus per gli sbalzi di umore, Olive per la stanchezza dovuta ad attività troppo intensa, Elm per chi, in carenza di energia, si sente schiacciato dal peso degli obblighi di lavoro. Crabapple per chi sente di aver bisogno di detossinarsi nel fisico e nella psiche».

 

(Luigi Mondo e Stefania Del Principe)

 

Per maggiori informazioni: Barbara Gabrielli - Iridologo Naturopata - METIS Studio Medico e Psicologico      Corso Buenos Aires, 64/d - 20129 Milano – Tel. 335.63.14.253 - barbara.gabrielli1@virgilio.it