14 maggio 2012 - A chiunque può capitare
occasionalmente, senza saperlo e senza volerlo, di mettersi al volante in
uno stato di ebbrezza più o meno leggera. Una cena al ristorante o a casa di
amici, magari fuori città; un aperitivo, due bicchieri di vino e per finire
un amaro oppure un sorso di whisky o di grappa: basta poco per guidare fuori
legge. E per provare quella subdola sensazione di euforia che induce
facilmente alla spericolatezza, mettendo a rischio la nostra e l'altrui
sicurezza.
Non eravamo tecnicamente "ubriachi", il collega
Vincenzo Borgomeo e il sottoscritto, al termine del doppio test di guida -
prima e dopo aver bevuto un po' di vino a tavola - a cui ci siamo sottoposti
per Repubblica Motori all'interno dell'Autodromo di Vallelunga, alle porte
di Roma, sede della Scuola di Guida sicura dell'Automobil Club. Alla fine
eravamo solo brilli, alticci e appunto euforici, come all'uscita da una
festa, da una discoteca o da una cena fra amici. Ma pericolosamente euforici.
I test da sobri (las pruebas
sobrios).
Lo sforzo di concentrazione, per ripetere gli
stessi esercizi di guida che avevamo già eseguito una prima volta da sobri,
è stato certamente superiore. I riflessi e i tempi di reazione erano più
lenti. E se fossimo andati subito su strada in automobile, prima di smaltire
l'ebbrezza, avremmo potuto correre rischi senz'altro maggiori, per la nostra
incolumità e per quella degli altri: soprattutto di fronte a un imprevisto,
a una situazione non programmata, a un blocco della circolazione o peggio a
un incidente.
Giovanni Valentini e Vincenzo
Borgomeo si cimentano nei test di guida sicura da brilli, dopo essere
passati
per il controllo dell’etilometro della Stradale che ha provato il tasso
alcolemico di 0,62 e 0,36.
(Giovanni Valentini y Vincenzo
Borgomeo se ponen a prueba en el test de conducción segura
después de ingerir bebidas alcoholicas y someterse al control del
alcolimetro,
que registró niveles de alcohol en la sangre de, respectivamente, 0.62 y
0.36).
Non vogliamo fare la predica a nessuno. Ma solo
trasmettere un'esperienza personale diretta. E semmai rinnovare un invito
alla responsabilità, in particolare ai più giovani: pensateci bene prima di
montare in macchina o in moto, quando siete ancora lucidi. L'alcol e la
droga sono nemici insidiosi. Possono indurre all'euforia o alla sonnolenza.
Riducono la nostra capacità di reazione. Appannano la vista e i riflessi. E
il pericolo maggiore è che ognuno di noi può mettersi alla guida senza
averne neppure la consapevolezza.
I consigli della Polizia Stradale.
Dalla loro grande esperienza, una divertente provocazione per chi beve e
vuole poi guidare...
(Los consejos de la Policia de Caminos italiana.
De su gran experiencia, una divertida provocación para quienes beben y
después quieren manejar...)
14 de mayo de 2012 - A cualquier persona le
puede ocurrir de vez en cuando —sin saberlo ni quererlo— tomar el volante en
un estado de ebriedad más o menos pronunciado. Una cena en un restaurante o
en casa de unos amigos, tal vez fuera de la ciudad. Un tequila, dos copas de
vino y, finalmente, un brandy: se necesita muy poco para manejar más allá de
los límites de la ley. Y para sentir esa sutil sensación de euforia que
lleva fácilmente a la imprudencia, poniendo en peligro nuestra propia
seguridad y la de los demás.
Vincenzo Borgomeo y el que escribe no
estábamos técnicamente "borrachos" al final del doble test de manejo —antes
y después de beber un poco de vino durante la comida— al que nos sometimos
en el Autódromo de Vallelunga, cerca de Roma, sede de la Escuela de
Conducción Segura del Automobil Club. Al final estábamos solo un poco
mareados, y precisamente eufóricos, como a la salida de una fiesta, de una
discoteca o de una cena con amigos. Peligrosa euforia.
El esfuerzo de concentración para repetir
los ejercicios de manejo que ya habíamos llevado a cabo sobrios en la
primera sesión, fue sin duda más elevado. Los reflejos y los tiempos de
reacción resultaron ser más lentos. Y si nos hubiésemos llevado el coche a
la carretera, antes de que se nos bajara el mareo, sin duda habríamos
incurrido en más riesgos, para nuestra seguridad y la de los demás,
especialmente ante situaciones inesperadas, como un corte a la circulación o
—peor aún— un accidente.
No queremos sermonear a nadie. Sólo nos interesa difundir una experiencia
personal directa. Y en todo caso, renovar un llamado a la responsabilidad,
especialmente a los jóvenes: piensen dos veces antes de subirse al coche o a
la motocicleta, cuando todavía estén lúcidos. El alcohol y las drogas son
enemigos insidiosos. Puede provocar euforia o somnolencia. Reducen nuestra
capacidad para reaccionar. Disminuyen nuestra capacidad visual y nuestros
reflejos. Y el mayor peligro es que cada uno de nosotros puede ponerse al
volante sin siquiera darse cuenta de encontrarse en una situación de riesgo.