20 settembre 2013 - Le “pale”, cioè
le foglie (cladodi, chiamate anche
nopales), del fico d'India
—molto usate nella cucina messicana—
vengono cotte dopo aver
accuratamente tolto le spine e
utilizzate con uova, carne, tacos (tortillas
arrotolate), insalate.
Scientificamente hanno già
dimostrato di avere capacità
antidiabetiche e di combattere il
colesterolo Ldl, quello “cattivo”.
Su
Food
& Nutrition Research,
ricercatori messicani hanno mostrato
che i nopales molto maturi
hanno un alto contenuto in calcio,
per cui
possono migliorare la densità
minerale delle ossa e prevenire
l'osteoporosi. In questo studio sono
stati utilizzati 600 grammi di
nopales (con un'alta quantità di
calcio e una bassa quota di ossalato
di calcio). È noto che alimenti
vegetali con calcio sono un
eccellente presidio per migliorare,
o mantenere, lo stato delle ossa.
Un altro studio messicano ha
valutato, per la sindrome
metabolica
[1], i vantaggi di un regime
alimentare contenente nopal,
proteine della soia, orzo e semi di
chia (salvia hispánica), in
particolare per i trigliceridi e
l'intolleranza al glucosio.
____________
[1] Per sindrome
metabolica (detta anche sindrome X,
sindrome da insulino-resistenza,
CHAOS o sindrome di Reaven) si
intende, in ambito medico, una
situazione clinica ad alto rischio
cardiovascolare che comprende una
serie di fattori di rischio e di
sintomi che si manifestano
contemporaneamente nell'individuo.
Questi sono spesso correlati allo
stile di vita della persona (peso
eccessivo, vita sedentaria) o a
situazioni patologiche preesistenti
(obesità, ipercolesterolemia -
presenza di un elevato tasso di
colesterolo nel sangue - ecc.).
Colpisce un'elevata percentuale
della popolazione a livello
mondiale, principalmente d'età
avanzata.
(roberto
suozzi / repubblica.it
/ puntodincontro.mx / adattamento
e traduzione allo
spagnolo di
massimo barzizza)
|