È morto Piergiorgio Welby

Lo ha confermato Marco Pannella

 

21 dicembre 2006. - Piergiorgio Welby, il malato di distrofia muscolare che da mesi chiedeva la sospensione del trattamento terapeutico che lo manteneva vivo, è morto oggi.

Aveva 60 anni.

La notizia è stata confermata dal Presidente del Partito Radicale Italiano, Marco Pannella, durante una trasmissione di Radio Radicale.

Le cause del decesso non sono state confermate.

In 50 città italiane si svolgeranno oggi le veglie «Per e con Piergiorgio Welby», le piazze si riempiranno a partire dalle 21. Un modo per manifestare solidarietà al copresidente dell’Associazione Coscioni, impegnato nella sua battaglia per la «buona morte». La catena di solidarietà con Welby, diventato un simbolo per i sostenitori dell’eutanasia, arriverà anche all'estero coinvolgendo anche Londra e Bruxelles.

Molti deputati del Parlamento italiano e europeo hanno aderito all'iniziativa. Tra questi Rita Bernardini, segretaria dei Radicali: «Sarà una serata di affetto e un sincero saluto a Piergiorgio», dice illustrando l’iniziativa. Assieme a lei Marco Pannella, Marco Cappato, Maria Antonietta Coscioni e Carla Welby, sorella di Piergiorgio, saranno gli animatori della veglia di Roma, in piazza del Campidoglio. Ci saranno fiaccole e musica. La veglia sarà aperta dallo swing della Loffredo Jazz Band; poi sono previsti gli interventi di Giorgio Albertazzi - sarà lui a prestare la voce ad alcuni brani del libro ’Lasciatemi morirè di Piergiorgio Welby -, Lucia Annunziata, Giampiero Mughini, Dario Fo, Marco Bellocchio, Maurizio Costanzo e Stefano Disegni oltre, ovviamente, ai cittadini che vorranno idealmente stringersi attorno a Welby. A Milano, invece, sarà presente il ministro Emma Bonino che, febbre permettendo, ha assicurato la sua presenza.

In Italia, oltre a Roma e Milano, le veglie si svolgeranno da Bolzano a Lecce, da Bologna a Bari, da Firenze a Palermo. I membri del Parlamento italiano e europeo che hanno aderito sono 204. Un’adesione bipartisan, riassunta nella motivazione che tutti hanno sottoscritto: «Sosteniamo la mobilitazione civile volta a rendere omaggio ad un cittadino che, a prezzo di una sua incommensurabile sofferenza, porta un contributo fondamentale per un alto e necessario dibattito, sin qui rimosso, nel nostro Paese».

Anche in Piemonte si svolgeranno le manifestazioni. L’ appuntamento a Torino, è per le ore 21 in via Garibaldi angolo via Bellezia. Stesso orario per la manifestazione di Verbania, che si svolgerà in piazza Ranzoni, mentre a Novara il ritrovo è dalle 17 alle 19.30 di fronte al Teatro Coccia.

 

Da La Stampa.it / El Universal / Punto d'Incontro