Salute, funzionano i divieti
Grazie alla diminuita esposizione al fumo passivo. Lo dimostra un' analisi

di 13 studi compiuti in diversi paesi dove sono state approvate leggi anti-fumo.

22 settembre 2009. - Il divieto di fumo imposto da molti Paesi nei locali e nei luoghi pubblici fa bene al cuore: già dopo un anno dall'introduzione del divieto si registra un calo del 17% dei casi di infarto e dopo tre anni del 36%; un grande successo per questa misura di prevenzione che ha ridotto non solo l'esposizione coatta al fumo passivo cui erano obbligati i non fumatori, ma anche in alcuni casi le abitudini di chi invece fuma. È quanto rivela uno studio pubblicato sulla rivista Circulation da James Lightwood dell'Università di San Francisco. I risultati sono il frutto di una analisi di 13 studi compiuti in diversi paesi dove sono state approvate negli ultimi anni leggi anti-fumo con divieti nei locali e nei luoghi pubblici.

ITALIA - In Italia il divieto di fumo nei locali pubblici e negli uffici è entrato in vigore nel gennaio 2005, e da allora alcuni studi ne hanno documentato gli effetti benefici: per esempio uno studio dell'Università di Torino, pubblicato sulla rivista European Heart Journal, ha dimostrato che la legge Sirchia antifumo ha determinato solo in Piemonte un calo dell'11% dei ricoveri per attacco cardiaco per gli individui under-60 già dopo cinque mesi dall'entrata in vigore. Ormai numerose ricerche hanno evidenziato i rischi derivanti dal fumo passivo: i dati più aggiornati della American Heart Association nell'indagine Heart Disease and Stroke Statistics 2009 Update, evidenziano che i non-fumatori esposti al fumo passivo a casa e a lavoro hanno il 25-30 per cento di rischio in più di sviluppare una malattia cardiaca. Quest'ultimo studio dell'Università di San Francisco mostra gli effetti positivi e tangibili delle leggi anti-fumo: il 17% in meno di infarti dopo un anno, il 36% in meno dopo tre anni. «Adesso abbiamo una migliore comprensione di quel che può succedere se un paese impone una legge anti-fumo. Misura - ha concluso Lightwood - che dovrebbe dunque diventare un'azione preventiva importante e inalienabile da parte delle sitituzioni di ogni paese».

 

(Corriere della Sera)