"Parlare da soli fa bene"

Aiuta ad esercitare autocontrollo, riduce i comportamenti impulsivi
e porta a sviluppare un migliore processo decisionale.

 

25 settembre 2010. - È una scena che capita a tutti di vedere: un uomo o una donna camminano per strada intrattenendo un'animata conversazione con se stessi. Il commento che facciamo di solito è sempre lo stesso: "Quello deve essere un po' matto". O perlomeno strano, strambo, stravagante. Parlare da soli, in effetti, viene comunemente ritenuto un segno di qualche instabilità mentale. Invece il primo studio scientifico condotto su questa diffusa abitudine rivela che è vero proprio il contrario: parlare da soli fa bene. Aiuta ad esercitare autocontrollo, riduce i comportamenti impulsivi, porta a sviluppare un migliore processo decisionale. Insomma, fa bene alla salute, mentale e fisica.

Psicologi della Toronto University sono giunti a questa conclusione, sfatando l'opinione dominante, al termine di una serie di test su volontari, ora pubblicati sulla rivista online Acta Psychologics. In alcuni di questi esercizi, ai volontari veniva impedito di parlare con se stessi, costringendoli a recitare ripetutamente sempre la stessa parola ad alta voce. Ebbene, coloro che potevano "parlare da soli" hanno regolarmente ottenuto risultati migliori nei test e dimostrato un generale beneficio rispetto ai volontari a cui veniva impedito di farlo.

"Ci siamo resi conto che la gente agisca in modo più impulsivo quando non può usare la propria voce interiore e dunque in sostanza parlare con se stessa, mentre fa qualcosa", afferma il professor Michael Inzlicht, che ha diretto la ricerca. "Senza la possibilità di verbalizzare messaggi a se stessi, i volontari esaminati nei nostri test non erano in grado di esercitare lo stesso ammontare di autocontrollo". Si è sempre saputo che le persone conducono una sorta di dialogo interiore con se stessi, osserva lo studioso canadese, ma fino ad ora non era chiara l'importanza di tale funzione. "Mandiamo continuamente dei messaggi a noi stessi con l'intento di autoesaminarci, fare il punto su ciò che facciamo, ragionarci sopra", scrive Alexa Tullet, co-autrice dello studio.

"Parlando con noi stessi ci diciamo per esempio che dobbiamo continuare a correre anche se siamo stanchi mentre facciamo jogging, oppure di smettere di mangiare anche se avremmo voglia di un'altra fetta di torta, o di trattenerci dal perdere le staffe nel pieno di una discussione. Talvolta questi messaggi esistono solo a livello di pensieri, restando silenziosi, altre volte vengono esplicitati, in una sorta di conversazione ad alta voce con noi stessi. Il nostro esperimento dimostra che questo dialogo interiore è comunque utile e molto diffuso, anche se non sempre la gente si rende conto di farlo.".

Sicché, la prossima volta che vediamo qualcuno parlare da solo, non diciamo che è un po' matto. Anche perché la volta dopo potremmo essere noi a parlare da soli, senza accorgercene.

 

(Repubblica.it)

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