25 settembre 2012 - Quanto incide sulla
felicità e il benessere individuale il posto in cui viviamo? Secondo un
recente studio, che sarà pubblicato domani su Science, stare in un quartiere
piuttosto che un altro può fare la differenza non solo in termini di
“soddisfazione
residenziale”, ma anche per la nostra salute e la percezione della felicità.
La conclusione arriva dall'analisi dei dati di un esperimento condotto dal
Department of Housing and Urban Development degli Stati Uniti. I ricercatori
hanno assegnato a migliaia di famiglie residenti in quartieri molto popolari
di New York, Los Angeles, Chicago, Boston e Baltimora dei voucher per
alloggi situati in quartieri vicini, ma più residenziali.
Dopo circa 15 anni di osservazione dei dati, i ricercatori si
sono resi conto che coloro che si erano trasferiti stavano sperimentando una
sensazione di benessere complessivo e addirittura di felicità maggiore
rispetto al gruppo di controllo che, non avendo ricevuto il sussidio, non si
era mai mosso dal quartiere popolare in cui abitava. Tutto ciò anche se la maggior parte non aveva comunque migliorato la propria situazione economico-sociale.
«L'influsso che l'ambiente può avere sulla nostra vita quotidiana e sulla
percezione della felicità è notevole ed è ormai da anni oggetto di studio
della psicologia ambientale che si occupa proprio di studiare il
comportamento umano e il benessere delle persone in relazione alle
caratteristiche fisiche e sociali dei luoghi della vita quotidiana» spiega
Mirilia Bonnes, direttore del Centro Interuniversitario di Ricerca in
Psicologia Ambientale (CIRPA), presso l'Università di Roma la Sapienza.
«Il
nesso ambiente-felicità è dovuto a vari processi psicologici che si
instaurano nella nostra mente e che contribuiscono al benessere nella vita
quotidiana anche in relazione ai luoghi dell'abitare».
A sostenere che l'ambiente in cui viviamo può giocare
un ruolo strategico per il nostro benessere è anche Richard Florida,
studioso dell'urbanistica statunitense che nel suo libro Who's your city
sostiene che la decisione, la scelta del luogo e della città in cui vivere è
la scelta più importante della nostra vita. Secondo Florida, la città e più
ancora il quartiere scelto ha un impatto molto forte perché determina il
tipo di persone che si incontrano e, quindi, la rete sociale che si
instaura, lo stile di vita e anche il tipo di lavoro a cui avremo accesso.
Proprio il Cirpa da anni lavora sulla misurabilità degli effetti che
l'ambiente può avere sulla vita di ciascuno. «Abbiamo sviluppato degli
indicatori di percezione della qualità dell'ambiente residenziale come la
densità abitativa, la forma degli edifici, la volumetria delle costruzioni,
il ritmo congestionato o tranquillo del quartiere»
spiega Bonnes.
Ma a determinare il livello di benessere sono anche altri
fattori come l'intrusione o al contrario la chiusura dei vicini e
soprattutto la presenza di aree verdi. "Vivere in un contesto gradevole in
cui ci siano parchi pubblici e alberi conta molto soprattutto in città dove
i ritmi sono molto congestionati perché il verde ha una grande capacità di
rigenerazione psicologica dovuta al fatto che abbiamo una base biologica che
ci predispone meglio quando siamo a contatto con la natura" aggiunge
l'esperta. Fondamentali anche i servizi che rendono la vita più comoda e più
piacevole dalla vicinanza alla Asl o al comune, alla presenza di palestre,
cinema e teatro.
Chi per motivi di lavoro o altro è stato
costretto a trasferirsi, lo sa bene: cambiare città o a volte anche solo
quartiere, può peggiorare il nostro benessere. Accade quando si sviluppa
l'attaccamento al quartiere. "Attraverso i dati raccolti in questi anni"
spiega il direttore del Cirpa "abbiamo potuto dimostrare che questo
sentimento esiste perché le persone sviluppano un vero e proprio legame
affettivo sia con le case che con i posti in cui vivono. Così come esiste
l'identità di luogo, ovvero lo sviluppo delle caratteristiche personali che
sono dovute proprio al posto in cui viviamo".
(irma d'aria / repubblica.it / puntodincontro)
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25 de septiembre de 2012 - ¿Cuánto influye
en la felicidad y el bienestar individual el lugar en el que vivimos? Según
un estudio reciente, que se publicará mañana en Science, alojarse en un
barrio en lugar que otro puede marcar la diferencia, no sólo en términos de
“satisfacción residencial”, sino también para nuestra salud y percepción de
la felicidad. Esta conclusión proviene del análisis de datos de un
experimento llevado a cabo por el Departamento de Vivienda y Desarrollo
Urbano de los Estados Unidos. Los investigadores asignaron a miles de
familias que viven en barrios de interés social de Nueva York, Los Ángeles,
Chicago, Boston y Baltimore vouchers para alojarse en viviendas situadas en
zonas cercanas, pero de más alta calidad residencial.
Después de 15 años de observación de los
datos, los investigadores encontraron que los que se habían mudado estaban
experimentando una sensación de bienestar general e incluso un nivel de
felicidad mayor que el grupo de control que —al no haber recibido la
subvención— seguía viviendo en el barrio original. Todo esto a pesar de que
la mayoría no había mejorado su situación económica y social.
«La influencia que el medio ambiente puede
tener sobre nuestra vida cotidiana y la percepción de la felicidad es
notable y ha sido durante años objeto de estudio de la psicología ambiental
que se ocupa precisamente de estudiar el comportamiento humano y el
bienestar de las personas en el contexto de las características físicas y
sociales y sociales de los lugares en los que se lleva a cabo la vida
cotidiana», nos explica Mirilia Bonnes, Director del Centro
Interuniversitario de Investigación en Psicología Ambiental (CIRPA) de la
Universidad La Sapienza de Roma. «La relación ambiente-felicidad se debe a
varios procesos psicológicos que tienen lugar en nuestra mente y que
contribuyen al bienestar en la vida cotidiana en relación con los lugares de
la vida».
Ambiente y felicidad - También Richard
Florida sostiene que el ambiente en el que vivimos puede jugar un papel
estratégico en nuestro bienestar. Florida es experto en urbanística y en su
libro "Who's your city" (¿Quién es tu ciudad?), afirma que la decisión, la
elección de la ubicación y la ciudad en la que vamos a vivir es la elección
más importante de nuestras vidas.
(irma d'aria / repubblica.it / puntodincontro)
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