Come impariamo a parlare?

Ricerche sul cervello e la sua organizzazione.

Ricerche sul cervello e la sua organizzazione.28 agosto 2008. - Se le prime parole che imparano i bambini sono mamma e papà, questo non accade solo perché i genitori sono le persone più vicine. La vera ragione risiede nel cervello e nella sua organizzazione, che lo programma in modo da riconoscere, apprendere e memorizzare più facilmente le parole che contengono sillabe che si ripetono.

La ricerca, pubblicata nell'edizione online della rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas, è stata condotta da un gruppo internazionale coordinato dall'università della British Columbia. Utilizzando le più avanzate tecniche non invasive di rilevazione per immagini dell'attività cerebrale, i ricercatori hanno documentato come reagiva il cervello di 22 neonati di appena due o tre giorni nel momento in cui ascoltavano parole molto diverse fra loro.

Ad esempio, i neonati hanno ascoltato sia parole con sillabe che si ripetono, come "mubaba" e "penana", sia parole nelle quali non ci sono ripetizioni, come "mubage" e "penaku. E' accaduto così che ogni volta che ascoltavano parole con sillabe che si ripetono, le aree della regione temporale e dell'area frontale sinistra del loro cervello si attivavano. Al contrario, le parole prive di sillabe ripetute non stimolavano alcuna risposta a livello cerebrale. Dopo tante ricerche simili condotte sul linguaggio degli adulti, questa è la prima a dimostrare che gli esseri umani nascono con abilità che permettono di imparare la lingua madre in modo sistematico ed efficiente. "Probabilmente - osservano i ricercatori - non è una coincidenza che molti linguaggi nel mondo contengono ripetizioni nelle parole 'infantili', come daddy in inglese, papà in italiano e tata (nonno) in ungherese".

(Ansa / Siciliainformazioni)